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INVESTIMENTI
12/10/2024

I piccoli investitori puntano sulla old economy

Un’analisi condotta dalla piattaforma eToro mostra come dopo l’estate sia cresciuta la propensione dei piccoli investitori a puntare su azioni europee di settori tradizionali come energia, difesa e servizi finanziari. Al vertice della Top 10 il gruppo italiano Eni, con un aumento dell'80% di posizioni aperte trimestre su trimestre, seguito da Total (48%) e da Leonardo (47%)

Gli investitori retail puntano sulle azioni del Vecchio continente, cercando opportunità nei titoli della 'Old economy' e nei nomi storici dei listini domestici. Lo afferma una ricerca di eToro, che compie un'analisi dei titoli più popolari tra i suoi utenti. Con una particolarità che emerge soprattutto per gli italiani: sono anche campanilisti, cioè, è più facile che investano su società nate o comunque molto presenti nel loro territorio.
Nel confronto dei dati del secondo e terzo trimestre di quest'anno, nella classifica dei titoli che hanno guadagnato maggiore popolarità a livello globale si inseriscono soprattutto importanti nomi europei che appartengono tradizionalmente a settori della old economy come energia, servizi pubblici, difesa e servizi finanziari. Per esempio, per la prima volta da quando viene elaborata la statistica della piattaforma di investimento, in prima posizione alla classifica si colloca il colosso energetico italiano Eni, con un aumento dell'80% di posizioni aperte trimestre su trimestre, seguito dal competitor francese TotalEnergies (+48%). Poco lontano, nella Top 10 si trova il leader italiano dell'aerospazio e della difesa Leonardo (+47%) e due grandi gruppi bancari come il Banco Santander (+38%) e Bnp Paribas (+37%), seguiti da Intesa Sanpaolo (+20%). Fuori dal settore bancario, molto richiesta dai piccoli investitori anche Enel, con un incremento di interesse del 36%. "Una chiara tendenza che abbiamo osservato dall'inizio dell'anno è la crescente popolarità dei titoli europei. Dopo il taglio dei tassi da parte della Bce a giugno - commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro - e dopo che alcune società dei 'Magnifici sette' (cioè, le mega-cap statunitensi Meta, Tesla, Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Nvidia, ndr) hanno pubblicato relazioni sugli utili mediocri durante l'estate, l'attenzione degli investitori si è spostata dai titoli americani alle loro controparti europee, più economiche e più sensibili ai tassi".
Gli analisti di eToro hanno anche indicizzato i titoli per ciascuna città, così da delineare quale sia la probabilità che un cittadino di quel territorio investa in un titolo azionario rispetto alla percentuale nazionale. E l'analisi fa emergere una forte appartenenza territoriale, soprattutto tra i piccoli risparmiatori delle città e delle Regioni del Nord Italia. I dati mostrano, per esempio, che gli investitori residenti a Milano hanno una maggiore probabilità di inserire nel loro portafoglio società come Moncler o A2A, mentre la utility Iren acquisisce popolarità tra torinesi e genovesi. "La predilezione per icone regionali nei portafogli degli investitori non riflette solo un'appartenenza geografica, ma sottolinea anche una connessione economico-finanziaria profonda. Ad esempio, gli investitori torinesi mostrano un forte interesse per la Juventus, quelli di Trieste per Banca Generali e quelli di Modena per Ferrari", conclude Debach. 
 

Autore: ANSA