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E’ corsa ai Btp: record storico della domanda
A fronte di 13 miliardi offerti in collocamento sindacato, il Tesoro ha registrato offerte per 200 miliardi, complice anche la promozione di Fitch e l’attesa di nuovi tagli dei tassi da parte della Bce. Mai i titoli italiani avevano raccolto tante richieste e si tratta di un record storico anche in Europa: solo il collocamento dei bond "Sure” dell’Unione europea aveva fatto di più quattro anni fa
Ordini per 200 miliardi di euro, un record italiano e al secondo posto in Europa, per 13 miliardi di Btp. Per di più all'indomani di una giornata di forte tensione per i titoli di Stato europei. I dati del Tesoro disegnano una corsa degli investitori ad accaparrarsi i succosi rendimenti del debito italiano, prima che questi vengano falciati da nuovi tagli dei tassi da parte della Banca centrale europea. E sui maxiordini per l'asta effettuata tramite un sindacato di banche, quindi non aperta al pubblico dei risparmiatori, giocano un ruolo anche le grandezze della manovra e del Piano strutturale di bilancio che tratteggiano un atteggiamento di buona volontà di fronte ai richiami a mettere in traiettoria discendente il debito italiano, ormai prossimo alla soglia dei 3.000 miliardi di euro. E che fanno incassare al Mef una quasi-promozione da parte di Fitch, una delle principali agenzie di rating, che venerdì ha alzato a 'positiva' da 'neutrale' la prospettiva sul rating dell'Italia, BBB, grazie a un "piano fiscale credibile" e a una "situazione politica stabile".
Valutazioni che sono piaciute agli investitori nel collocamento sindacato affidato ai bookrunner Deutsche Bank, Goldman Sachs, Imi-Intesa Sanpaolo, Jp Morgan, Morgan Stanley e Nomura. Lo spread Btp-bund è partito stabile a circa 122 punti base, mettendosi alle spalle la forte tensione della vigilia, quando una pioggia di vendite si era abbattuta sui titoli di Stato europei - incluso il bund tedesco – facendo volare lo spread di oltre 10 punti base sul ridimensionamento dell'ipotesi di un taglio dei tassi da mezzo punto da parte della Bce a dicembre. Nonostante la volatilità nell'aria, al Tesoro hanno ritenuto ci fossero le condizioni per far partire subito il collocamento sindacato.
A fronte di 10 miliardi offerti dal Mef per il nuovo Btp benchmark a sette anni Novembre 2031, e dei tre miliardi della riapertura del trentennale Ottobre 2054, gli ordini hanno totalizzato circa 206 miliardi complessivi. Un livello record in Italia che sbriciola il massimo storico di domanda, 130 miliardi, registrato a settembre sul trentennale. Il secondo valore più alto in un'emissione 'dual tranche' in Europa dopo i titoli Sure lanciati dall'Unione europea quattro anni fa. Un collocamento che ha consentito al Mef di risparmiare qualcosa su un collocamento sindacato, tipicamente più costoso rispetto alle aste tradizionali: secondo le indiscrezioni, sarebbe di appena sette punti base lo spread pagato sul sette anni rispetto ai tassi di mercato, e di nove sul trentennale.