Focus On
L’effetto Trump spinge il Bitcoin verso quota 100mila
Il presidente-eletto ha promesso di fare degli USA la capitale mondiale delle criptovalute e il suo alleato Elon Musk è un grande sostenitore delle valute digitali. Così le attese di una deregulation del settore spingono tutto il comparto. Sul mercato la domanda è altissima e il boom attira sempre più i piccoli investitori. Per gli analisti di Bernstein bisogna “acquistare tutto il possibile”
Il Bitcoin vola di record in record e si avvicina a grandi passi a quota 100.000 dollari sotto l'effetto Trump, che ha promesso di fare degli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute. La vittoria del tycoon ha alimentato le speranze di un boom del Bitcoin e delle sue sorelle minori grazie a una deregulation e a politiche meno stringenti. Una speranza che ha fatto guadagnare al mercato delle valute digitali circa 900 miliardi di capitalizzazione dal voto del 5 novembre che ha incoronato Trump. Proprio il transition team del presidente-eletto sta valutando la creazione di un nuovo ruolo all'interno della Casa Bianca con l'esclusivo compito di delineare politiche per le criptovalute. Scettico per anni, Trump è divenuto ora un grande sostenitore delle valute digitali, tanto che il suo Trump Media & Technology Group, la società a cui fa capo Truth, è – secondo indiscrezioni - in trattative avanzate per acquistare Bakkt, azienda attiva nelle criptovalute. Senza contare che Elon Musk, uno dei suoi maggiori alleati, è da tempo un sostenitore delle valute digitali: la nomina del miliardario al Dipartimento dell'Efficienza da settimane spinge le criptovalute visto che la sigla del Doge (Department of Government Efficiency) ricorda il Dogecoin e quindi, per associazione, ha scatenato l'ottimismo nel mondo cripto.
Trump si è anche impegnato a cacciare l'attuale presidente della Sec Gary Gensler, considerato un 'nemico' dal settore per il suo atteggiamento da 'poliziotto'. Ma Gensler lo ha preceduto annunciando che lascerà l'incarico il 20 gennaio, giorno dell'insediamento. Prima della vittoria il presidente-eletto ha ipotizzato la creazione di una "riserva strategica nazionale in Bitcoin", spingendosi fino a paventare la possibilità di ripagare il debito americano - oltre 35.000 miliardi di dollari - con un "cripto-check". Gli analisti osservano la corsa del Bitcoin, volato oltre i 98.000 dollari, domandandosi non se, ma quando toccherà la soglia dei 100.000 dollari, simbolo della vittoria dei fan della criptovaluta contro gli scettici che per anni l'hanno criticata, bollandola solo come un mezzo per il riciclaggio di denaro e reati di vario genere. La galoppata infatti è considerata una rivincita in grado di 'cancellare' lo scandalo del 2022, con il collasso di FTX e l'arresto del suo fondatore Sam Bankman-Fried. Un incidente che aveva portato a una stretta delle regole e penalizzato il Bitcoin.
Ora però sembra arrivata la svolta. "La domanda sembra insaziabile", affermano molti osservatori. "Benvenuti nel mercato toro per il cripto", mettono in evidenza altri. Gli analisti di Bernstein - riporta il Financial Times - hanno suggerito nei giorni scorsi di "acquistare tutto il possibile. Raccomandiamo agli investitori" che finora si sono tenuti alla larga da un'esposizione alle criptovalute per timori regolatori di "capovolgere il loro modello mentale". Il Bitcoin sta beneficiando anche dai flussi sostenuti negli Etf sulla criptovaluta, e dal recente taglio dei tassi da parte della Fed che ha innescato la corsa dei prezzi degli asset più a rischio. L'ipotesi ora è che l'attesa riduzione di dicembre del costo del denaro da parte della Fed possa aiutare - se quota 100.000 non sarà stata ancora raggiunta - a compiere l'ultimo salto e superare la fatidica quota. Nelle ultime settimane l'interesse per il Bitcoin e il mondo cripto è aumentato notevolmente fra il grande pubblico e gli investitori individuali. Le ricerche su Google relative alle criptovalute sono balzate a livelli non visti dal crollo del mercato delle valute digitali del 2022. E l'interesse non è solo per il Bitcoin, il cui costo è proibitivo per molti, ma anche per i token più piccoli e rischiosi come Solana.