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UNIONE EUROPEA
22/11/2024

Lagarde rilancia: “Integrare le Borse europee”

Secondo la presidente della Bce, per competere a livello mondiale e rilanciare gli investimenti nell’hi-tech e ne9i settori più innovativi occorre arrivare a un mercato dei capitali unico: “Sbloccherebbe 8.000 miliardi per finanziare la crescita”. Ora, invece, oltre il 60% degli investimenti delle famiglie resta nel Paese d’origine e finanzia aziende poco produttive

La via per fermare il gap europeo in innovazione tecnologica rispetto agli Usa e difendersi in un mondo che torna alle guerre commerciali, è integrare i mercati finanziari che restano segmentati a livello nazionale. Farlo sbloccherebbe 8.000 miliardi di capitale per finanziare innovazione, high tech, startup ad alto potenziale dove gli Usa, grazie a un mercato integrato e alla forte presenza di venture capital, la fanno da padroni finendo per attrarre in Borsa anche aziende europee. A tentare il rilancio della 'Capital Markets Union', l'unione delle Borse europee e della vigilanza sui mercati, è la presidente della Bce Christine Lagarde. Il tema in un decennio è stato oggetto di 55 iniziative di regolamento e 50 proposte non legislative, da ultimo è al centro del Rapporto Draghi e a parole tutti sono concordi. Ma poi "interessi nazionali di parte" - dice Lagarde finiscono per sentirsi minacciati e mettono i bastoni fra le ruote al progetto.
Forte della rielezione, Donald Trump insieme a Elon Musk promette un'agenda nazionalista e belligerante che difenderà a spada tratta la supremazia high tech degli Usa, e rilancerà i dazi col rischio di un'escalation che vedrebbe l'Europa prima vittima. Per Lagarde è l'occasione per tornare alla carica. Dunque basta tentennare, dice la ex numero uno del Fmi guardando anche alla nuova Commissione Ue. Se difesa e politica estera comuni sembrano fantascienza, l'Ue potrebbe replicare nel campo finanziario quello che ha fatto con successo nell'Unione bancaria. In Europa le famiglie - anche per sfiducia nei confronti di investimenti finanziari - tengono 11.500 miliardi parcheggiati in liquidità o depositi. Oltre il 60% dei loro investimenti resta nel Paese d'origine, finendo spesso per finanziare aziende poco produttive anziché innovatrici. Gli investitori istituzionali, dal canto loro, investono molto più nei mercati Usa che nell'Ue, frammentata fra 295 piazze di negoziazione e ben 14 controparti centrali. La dimensione troppo piccola in Europa del venture capital è un fattore-chiave che toglie capitale alle imprese innovative europee, dalla robotica all'AI.
Sul come arrivare a un'integrazione Lagarde propone di passare da un approccio incrementale "dal basso verso l'alto" a uno "dall'alto verso il basso" e fatto di "grossi passi avanti": l'idea è una 'Sec europea' ossia l'integrazione della vigilanza sul modello Usa, dove la convergenza degli Stati è stata conseguenza di una legge federale sovraordinata rispetto a quelle nazionali. Magari con un doppio regime, vigilanza europea per le imprese maggiori, nazionale per quelle più piccole. E' incerto, in un'Europa dove riemerge la primazia dell'interesse nazionale e allo stesso tempo si denuncia il ritardo nell'high tech, quanto la politica vorrà fare passi avanti. 
 

Autore: ANSA