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Huawei sfida Apple e Google e lancia il Mate 70
Il colosso cinese presenta il nuovo modello top di gamma dotato del sistema operativo HarmonyOS Next sviluppato da Huawei per rendersi completamente autonomo rispetto alla tecnologia occidentale e ai rischi impliciti nel ritorno alla presidenza di Donald Trump. Sul mercato domestico il nuovo modello sta facendo il pieno di ordini, mentre Apple è in difficoltà
Huawei presenta l'ultimo modello della serie di punta di smartphone, il Mate 70, il primo basato sul suo sistema operativo HarmonyOS Next, tutto sviluppato dal gruppo cinese, nell'imminenza del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Nell' ambiziosa sfida ai colossi occidentali, da iOS di Apple ad Android di Google, ora usati nella stragrande maggioranza dei telefoni cellulari su scala globale, "il tanto atteso Mate 70, il più potente di sempre della serie, è qui", ha annunciato Richard Yu, direttore esecutivo del Consumer Business Group del gruppo cinese.
Durante il lancio avvenuto a Shenzhen, la città che ospita il quartier generale di Huawei, è stato sottolineato come il nuovo sistema operativo rappresenti il test chiave degli sforzi di Huawei per uscire definitivamente dal blocco tecnologico ai suoi danni imposto dagli Usa durante la prima amministrazione Trump, ed è un’avvisaglia dell'aspra guerra per la supremazia tecnologica. Nel maggio del 2019, il Dipartimento del Commercio americano ha inserito Huawei e sue affiliate nella temuta Entity List per limitare le aziende Usa e dei Paesi alleati dall'export di alta tecnologia al gruppo cinese. A oltre 5 anni di distanza, la paralisi e la chiusura del gruppo non ci sono state, malgrado l'impossibilità di acquisire semiconduttori realizzati con tecnologia Usa. Negli anni, Huawei ha avviato la diversificazione delle sue attività per gestire meglio nuovi scenari difficili, tra il cloud, l'intelligenza artificiale fino alla guida autonoma. Il 30 agosto del 2023, tuttavia, ha presentato il telefono di punta Mate 60 Pro, con a sorpresa un microchip per il 5G: un Kirin 9000S da 7 nm, prodotto internamente da Smic, il più grande produttore di microprocessori del Dragone. Fu celebrato come un trionfo cinese sulle sanzioni Usa: uno smartphone dotato di un chip molto avanzato prodotto in Cina a dispetto del blocco all'export anche di macchinari avanzati.
Con il Mate 70 Huawei adesso punta dritto alla piena autonomia e leadership tecnologica con il primo smartphone che include tra l'altro un sistema di cercapersone satellitare e un processore ulteriormente migliorato, oltre a diverse altre applicazioni, ha detto Yu. "Tutti i nuovi smartphone e pad del 2025 saranno dotati del nuovo sistema HarmonyOs", ha aggiunto il manager, mentre i preordini per il Mate 70 iniziati il 18 novembre hanno raggiunto 3,34 milioni di prenotazioni, secondo la piattaforma di shopping online dell'azienda, malgrado ciò, non richieda l'obbligo d'acquisto. Il prezzo di vendita parte da 758 dollari, secondo quanto annunciato.
Il lancio corona la svolta nelle fortune di Huawei, in decisa ripresa sul mercato cinese domestico degli smartphone, dove invece Apple è in difficoltà anche per i problemi legati al lancio di modelli dotati di funzioni di intelligenza artificiale, a cominciare dalle relative autorizzazioni delle autorità locali.