Focus On
Mps, il Tesoro fa spazio ai nuovi soci
Si liberano cinque poltrone nel cda della banca senese, tutti consiglieri indipendenti eletti nella lista del Tesoro, per integrare il consiglio con nomine che rispecchino il nuovo assetto azionario. La banca provvederà al più presto, anche per permettere il regolare funzionamento dei comitati. A entrare in consiglio dovrebbero essere i rappresentanti di Caltagirone, Delfin e Anima
Il Tesoro libera cinque poltrone nel Cda di Mps, così da permettere al consiglio dell'istituto senese di rispecchiare meglio i nuovi assetti azionari seguiti al ridimensionamento della presenza pubblica nel capitale. A rassegnare le dimissioni con effetto immediato sono stati i consiglieri indipendenti Paolo Fabris De Fabris, Lucia Foti Belligambi, Laura Martiniello, Annapaola Negri-Clementi e Donatella Visconti, tutti tratti dalla lista che il Mef aveva presentato nell'aprile del 2023. Rimasto con solo l'11,7% del capitale, il Tesoro ha ritenuto opportuno sfoltire il presidio di una banca di cui non ha più il controllo rinunciando anche alla maggioranza del Cda, in cui la sua rappresentanza si assottiglia a 7 consiglieri su 15. Mps ha fatto sapere che "provvederà senza indugio al processo di integrazione" del consiglio, reso urgente anche dalla necessità di riempire i posti lasciati liberi nei diversi comitati, a partire da quello con parti correlate, falcidiato da quattro dimissioni.
Ad occupare i posti liberati dal Mef dovrebbero essere i nuovi soci 'forti' di Mps: Caltagirone (5%), Anima (4%) e Delfin (3,5%), scelti dal Tesoro per dar vita ad un nucleo stabile di azionisti a difesa dell'italianità del Monte. Non dovrebbe invece avanzare candidature Banco Bpm (5%), anch'esso intervenuto nel collocamento ma impegnato a difendersi dall'Ops di Unicredit.
Il 'refresh' del Cda rappresenta un nuovo passo nel processo di normalizzazione del Monte, rilanciato dall'amministratore delegato Luigi Lovaglio, e all'interno del quale il mercato si sta riprendendo i suoi spazi. Un consiglio rappresentativo del nuovo azionariato consentirà a Mps di affrontare con maggiore serenità le sfide che la attendono, dall'atteso calo dei tassi al risiko bancario. Nell'ambito del quale Siena potrebbe rappresentare la scelta di Banco Bpm in una complessa operazione di difesa da Unicredit.