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RISIKO BANCARIO
18/12/2024

Orcel all’attacco: Unicredit al 28% di Commerzbank

Ennesima mossa a sorpresa sullo scacchiere tedesco: il gruppo di Piazza Gae Aulenti sale ancora nel capitale di Commerzbank, sorprendendo l’ormai dimissionario governo Scholtz, che parla di “azione non coordinata e ostile”. Unicredit non commenta, mentre in Italia Banco Bpm ha fatto un esposto alla Consob sull’Ops Unicredit. L’incontro tra Orcel e i vertici di Agricole sarà a gennaio

Unicredit non rilancia su Banco Bpm. Troppo presto, la partita a scacchi è solo all'inizio. La contromossa di Andrea Orcel è, invece, sul versante tedesco con il gruppo di Piazza Gae Aulenti che si consolida in Commerzbank e sale al 28%. Un colpo a sorpresa, l'ennesimo, che prende in contropiede, ancora una volta l'esecutivo Scholz, debole e con un orizzonte temporale limitato alle elezioni di fine febbraio. La reazione di Berlino è, comunque, dura. "UniCredit ha intrapreso ancora una volta un'azione non coordinata e ostile", afferma il vice portavoce del governo Wolfgang Buechner, aggiungendo che "gli attacchi non amichevoli e le acquisizioni ostili sono inappropriati nel settore bancario". L'aumento della partecipazione in Commerz, che dal canto suo ne ha preso atto sottolineando di andare avanti nelle sue strategie, rivela come le ambizioni della banca italiana non siano cambiate con la contemporanea offerta su Piazza Meda. Quest'ultima che, nel frattempo, è passata al contrattacco, anche con un esposto alla Consob a cui ha richiesto di valutare se l'Ops sia stata correttamente lanciata e se ci siano i presupposti perché possa essere fermata.
Sotto la lente dei legali del Banco, secondo quanto raccolto dall'ANSA, è finito il corrispettivo dell'offerta incongruo e anomalo, il carattere provvisorio dello stesso, subordinato a condizioni implicite non dichiarate nelle comunicazioni ufficiali. Ma anche l'imposizione agli azionisti di un periodo di incertezza immotivatamente lungo e una tempistica dell'Ops che ostacola l'Opa su Anima, i cui azionisti saranno anche privati della possibilità di aderire alla proposta del Banco.
Da Unicredit (+1,3% a 38,7 euro in Borsa) nessuna reazione diretta, anzi un rilancio su Commerz (+2,19% a 15,6 euro a Francoforte) con la posizione in derivati incrementata al 18,5% e che consolida il 9,5% detenuto come partecipazione diretta. Per arrivare al 29,9% che si è posta come obiettivo, manca veramente un soffio mentre proseguono le "interazioni" con le autorità per trasformare i derivati in azioni. Tuttavia, per Unicredit la banca tedesca resta un investimento, null'altro al momento, e in più non si sovrappone con l'offerta su Bpm. Hanno tempi diversi, e comunque prima ci sarebbe il Banco con un'offerta da portare a termine, nelle intenzioni, per giugno. Poi 12 mesi per il processo di integrazione. Una fusione con Commerz, invece non  partirebbe prima della fine del 2025 o anche al più tardi agli inizi del 2026. Resta la consapevolezza che l'istituto tedesco abbia un valore significativo che deve essere consolidato. In più secondo Unicredit l'operazione "riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonché l'importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese". E’ già noto come una fusione con Hvb presenterebbe diversi vantaggi strategici. In primis nascerebbe il secondo più grande istituto di credito privato in Germania dopo Deutsche Bank e uno dei principali operatori nel corporate banking europeo. La portata internazionale di UniCredit aumenterebbe con la Germania che diventerebbe il principale mercato del gruppo. Questo "potrebbe ridurre i costi di finanziamento del gruppo, soprattutto se accompagnato da una diluizione della sua esposizione al debito sovrano italiano", fa notare Marco Troiano, Head of Financial institutions Team di Scope Ratings.
Due destini comuni, quelli tra Commerz e Bpm, mentre considerando il calendario natalizio, è possibile che l'atteso incontro tra Orcel e i vertici di Agricole, primo azionista di Piazza Meda, sia nel nuovo anno. Nel frattempo, per il Banco resta il nodo della trattativa con i sindacati, con distanze ancora sui numeri delle assunzioni. 

Autore: ANSA