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RISIKO BANCARIO/1
18/01/2025

Commerzbank: migliaia di tagli per resistere a Unicredit

L’ad dell’istituto tedesco, Bettina Orlopp, sta preparando un piano di esuberi da sottoporre ai sindacati per convincere il mercato a non cedere alle sirene di Unicredit. Si tratterebbe di “poche migliaia” di posti di lavoro, ma i risparmi da tagli non potranno certo eguagliare le sinergie prodotte da una fusione. Intanto, Banco Bpm prepara le difese per contrastare l’Ops di Piazza Gae Aulenti

Commerzbank sta mettendo a punto un piano di esuberi con l'obiettivo di tirare a lustro la sua redditività, aumentare la sua capacità di remunerare gli azionisti e convincere il mercato a resistere alle sirene di Unicredit, primo azionista della banca tedesca con una quota potenziale del 28%. Il piano a cui lavora la ceo, Bettina Orlopp, ha riferito il Financial Times, dovrebbe essere presentato ai sindacati nelle prossime settimane per poi confluire nell'aggiornamento della strategia che l'istituto tedesco presenterà al mercato il 13 febbraio, in occasione dell'approvazione dei conti annuali. Le persone in uscita sarebbero "poche migliaia" a fronte dei 15 mila esuberi paventati in caso di takeover da parte di Unicredit dai sindacati tedeschi, che, come Berlino, non hanno gradito le avances di Andrea Orcel. Probabilmente Orlopp avrebbe fatto a meno di sottoporre a un nuovo piano dimagrante una banca che dal 2021 ha già tagliato migliaia di posti di lavoro e quasi dimezzato le sue filiali. Ma la necessità di resistere alla morsa di Unicredit ha imposto una accelerazione, anche se difficilmente i risparmi di costo potranno eguagliare le sinergie di una fusione. Ben più della Orlopp potranno fare le elezioni tedesche di fine febbraio, vero spartiacque per capire l'orientamento della nuova Cancelleria verso Unicredit.
Nel frattempo, anche Banco Bpm sta organizzando la sua difesa, con l'ordine del giorno del cda che prevede che si discuta anche di 'operazioni straordinarie'. Una formulazione generica, che lascia spazio a diversi sviluppi, alla luce della particolare situazione in cui si trova il Banco, promotore di un'opa su Anima, destinatario di un'Ops di Unicredit e da poco azionista di Mps, con cui potrebbe orchestrare un'operazione difensiva. Al momento non sono previste delibere formali, ma solo un aggiornamento sulla situazione da parte dell'ad, Giuseppe Castagna. Banco Bpm deve anzitutto decidere se alzare il prezzo dell'Opa su Anima, che in Borsa viaggia dell'8% sopra la sua offerta. Per rilanciare serve un'assemblea dei soci. Ma in consiglio si potrebbe parlare anche delle difese dall'offerta di Unicredit, contestata sia davanti alla Consob che all'Antitrust. L'opzione di una fusione con Mps resta sullo sfondo mentre anche il Banco dovrà rivedere il suo piano per dare conto degli effetti attesi da Anima. Qualche indicazione in tal senso potrebbe arrivare dalla pubblicazione del calendario finanziario, che definirà la data del cda sui conti 2024, in cui potrebbe anche confluire l'aggiornamento del piano.

Autore: ANSA