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RISIKO FINANZIARIO
02/02/2025

Unicredit ago della bilancia nella partita Generali

Piazza Gae Aulenti ha una quota diretta del 4,1% nel capitale del Leone e gestisce un ulteriore 0,6%per conto dei clienti. “Acquisto fatto nel tempo, si tratta di un puro investimento finanziario. Noi concentrati su Banco Bpm e Commerzbank”, assicura l’istituto. Tuttavia, il pacchetto – che vale circa 2 miliardi di euro – potrebbe risultare determinante a maggio per il rinnovo del cda della compagnia

Unicredit possiede direttamente il 4,1% di Assicurazioni Generali e gestisce per conto dei propri clienti un ulteriore 0,6%. La banca guidata da Andrea Orcel scopre così le sue carte. E assicura che l'acquisto, accumulato nel tempo, è un "puro investimento finanziario". E' chiaro però che le azioni in suo possesso arrivano sul tavolo nel quale due gruppi contrapposti stanno per iniziare il confronto per il controllo di Generali. Nella partita per il rinnovo del Cda della compagnia triestina si scende in campo per l'assemblea dell’8 maggio. La data si avvicina e le squadre già iniziano a scaldarsi: da una parte ci sarà Mediobanca, che con l'aiuto dei fondi esteri ha vinto l'ultima sfida; dall'altra, i gruppi Delfin e Caltagirone che, pur se autonomi, spesso hanno condiviso e condividono valori e battaglie. Così le scelte che farà Unicredit potrebbero essere decisive, un vero e proprio ago della bilancia. Ma è presto per dire dove sposterà il proprio peso.
L'ingresso di Unicredit in Generali è con una quota di tutto rispetto, che ai valori di borsa attuali vale circa 2 miliardi. E' filtrato sabato in tarda serata ed ha trovato conferme nel comunicato ufficiale diffuso domenica dalla banca. "La quota, acquisita nel tempo sul mercato, è un puro investimento finanziario della banca che supera in modo significativo le sue metriche di rendimento e ha un impatto trascurabile sul CET1", scrive l'istituto per spiegare che l'obiettivo è quello di ottenere un buon rendimento, senza intaccare gli equilibri finanziari dei propri conti.
Il governo segue le diverse operazioni ma, soprattutto, è in attesa che sulle diverse sfide in campo ci sia il doveroso giudizio delle authority chiamate in ballo: dalla Consob alla Bce all'Antitrust. Al momento per Unicredit si tratta di un investimento, dal quale Orcel dice di aspettarsi solo un ritorno economico e, superando il 3%, dovrà essere comunicato alla Consob entro 4 giorni di apertura dei mercati. Unicredit, lo dice chiaramente, tiene invece a Commerz e a Banco Bpm. "UniCredit - assicura la società - non ha un interesse strategico in Generali e rimane pienamente concentrata sull'esecuzione del piano UniCredit Unlocked, sull'offerta di scambio in corso su Banco Bpm e sull'investimento in Commerzbank". Di certo le diverse partite si intrecciano con la nomina del cda di Generali. La fotografia scattata ora, che ovviamente potrebbe cambiare ancora, indica che Mediobanca alla prossima assemblea di Generali arriverà con il 13,1% del capitale e, questa volta, non ci sarà la cosiddetta 'lista del Cda' che aveva appoggiato e orientato. Dall'altra parte i gruppi Delfin della famiglia Del Vecchio, con il 9.93%, e Caltagirone, con il 6,92%, uniti hanno più del 16%. Il risultato dipenderà da tanti aspetti. E' difficile semplificare. Ma appare chiaro che lo spostamento del 4,1% di Unicredit sarà un vero e proprio ago della bilancia.
La politica, ovviamente, non sta a guardare. E il puzzle finanziario secondo qualche chiave di lettura vedrebbe i tasselli combaciare in un quadro inimmaginabile fino a poche settimane fa. Del resto, il governo non ha nascosto il proprio favore all'operazione Mps-Mediobanca, che guarda a consolidare anche la governance e il risparmio 'italiano' in pancia a Generali. Sempre il governo invece non ha ancora espresso la propria valutazione per il golden power sull'Opas di Unicredit su Banco Bpm, che certo ha sorpreso e non è stata ben accolta da una parte della maggioranza, in particolare dalla Lega. C'è poi il dossier Commerz nel quale le diplomazie tra Stati hanno un certo impatto. Come dire, politica e finanza sembrano intrecciarsi. E Unicredit con la sua quota a sorpresa in Generali sembra lanciare messaggi e non certo per giocare un ruolo di retroguardia.

Autore: ANSA