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RISPARMIO TRADITO
03/02/2025

Fallisce Fwu, colpiti 110.000 risparmiatori italiani

Il Tribunale del Lussemburgo ha dichiarato il fallimento della compagnia tedesca che distribuiva polizze vita anche in Italia attraverso broker e società al di fuori della vigilanza Ivass. La clientela italiana era concentrata soprattutto in Lombardia e Veneto, con una media di 4.000 euro a polizza per un importo complessivo superiore ai 400 milioni. Tempi lunghi per il rimborso parziale

Arriva il fallimento per la compagnia assicurativa tedesca Fwu e 110mila risparmiatori italiani, che hanno sottoscritto le loro polizze, dovranno ora attendere degli anni per recuperare una parte delle somme investite. La decisione da parte del Tribunale del Lussemburgo, presa il 31 gennaio ma comunicata solo lunedì, era attesa ma è comunque un brutto colpo per i clienti del nostro paese che già in estate avevano appreso della crisi della casa madre e che nei giorni scorsi si erano visti bloccati gli accessi ai sistemi informatici. Si tratta di risparmiatori concentrati specialmente in Lombardia e Veneto con un taglio medio di circa 4.000 euro a polizza, per un controvalore totale di circa 400 milioni di euro. Prodotti complessi, poco adatti a investitori non professionali, con costi caricati nei primi anni e legati all'andamento volatile dei mercati finanziari. A complicare il quadro è stata la modalità con cui queste polizze sono state vendute: autorizzate infatti dall'autorità lussemburghese (Caa), sono state piazzate tramite broker o una società (Solyda), fuori dalla vigilanza dell'Ivass quindi. Nel comparto assicurativo, infatti, la normativa è armonizzata, ma manca una vigilanza unica come quella bancaria affidata alla Bce, dotata di poteri amplissimi e nata sull'onda delle grandi crisi del credito e del debito sovrano.
Adesso, come ha sottolineato l'istituto nell'incontro con le associazioni dei consumatori, i tempi sono lunghi. Il Tribunale del Lussemburgo ha fissato la data per l'ammissione al passivo piuttosto in là: il 31 gennaio 2028. Nel frattempo, entro 6 mesi dalla liquidazione, il liquidatore nominato dal tribunale manderà a tutti i creditori conosciuti o identificabili dai libri sociali una nota con indicazione del credito precompilata. I clienti dovranno ovviamente bloccare i pagamenti dei premi, recuperare i contratti sottoscritti magari rivolgendosi a una delle associazioni dei consumatori. Anche se non velocissima, la procedura dovrebbe permettere di recuperare una parte delle somme, visto che entrando nella procedura concorsuale saranno creditori privilegiati. Come spiega l'associazione Codici "le Autorità del Lussemburgo hanno confermato l'applicazione del Triangolo di sicurezza assicurativa. Si tratta di un accordo tripartito firmato da tre soggetti: la compagnia assicurativa, la banca depositaria e il Commissariat aux Assurances, l'Autorità di controllo delle assicurazioni in Lussemburgo. Questo accordo garantisce che gli attivi mobiliari delle polizze vita siano depositati presso conti bancari differenti da quelli in cui si trovano gli altri attivi della società di assicurazione". Per l’Unione nazionale consumatori "come al solito si chiude la stalla dopo che i buoi sono scappati. Solo dal 3 luglio 2024, infatti, Fwu Life Insurance Lux S.A. ha deliberato di non sottoscrivere più nuovi contratti in Italia, decisamente troppo tardi, e solo dal 2 agosto è stato nominato un commissario". 

Autore: ANSA