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Gucci pesa sui conti di Kering
Utile del gruppo in picchiata nel 2024 (-62%) mentre i ricavi calano del 12% a 17,2 miliardi, per effetto delle difficoltà della maison fiorentina che, da sola, rappresenta quasi i due terzi degli utili di Kering. Pinault si dice tranquillo: "Gucci tornerà, non ho assolutamente dubbi su questo" e gli analisti non sono sorpresi dai conti. A breve dovrebbe essere nominato il nuovo direttore creativo
Nonostante gli sforzi per il rilancio, Gucci non mostra segnali di ripresa e fa scivolare in rosso i conti di Kering. Il gruppo francese del lusso chiude infatti l'anno con un crollo del 62% dell'utile netto, che si ferma a 1,13 miliardi e ricavi in calo del 12% a 17,2 miliardi. Pesa soprattutto il risultato della maison fiorentina che rappresenta quasi due terzi degli utili di gruppo, che registra un calo del fatturato del 23% a 7,6 miliardi.
Il 2024 "non è stato un anno facile per Kering, poiché abbiamo, e lo stiamo facendo ancora, portato avanti una trasformazione in un contesto di mercato avverso", spiega il presidente e ceo Henri Pinault ricordando che nel corso dell'anno "le condizioni si sono rivelate ancora più difficili di quanto avevamo previsto". L'Ebitda di gruppo è in flessione del 29% a 4,66 miliardi, mentre l'Ebit è pari al 2,5%. Sul futuro del gruppo, in particolare della maison fiorentina, Pinault si dimostra ottimista: "Gucci tornerà, non ho assolutamente dubbi su questo", sostiene. Nel 2025 Kering si concentrerà "senza scorciatoie" sul consolidamento dei segmenti beauty ed eyewear, sulla riduzione del debito e si preparerà sull'integrazione di Valentino non oltre il 2028, lasciando margine per eventuali ulteriori acquisizioni.
La mancata ripresa del gruppo non sorprende gli analisti, che giudicano i risultati "sostanzialmente in linea" con le attese e "solo marginalmente meno deboli del previsto". La "leggera sorpresa positiva" arriva dalla "forte crescita" di Bottega Veneta, in "decisa accelerazione" a +17%. Tra gli altri brand, Yves Saint Laurent registra ricavi a 2,9 miliardi, in calo del 9%, mentre i ricavi delle altre maison del gruppo ammontano a 3,2 miliardi, in flessione dell'8%. Anche l'impatto dei risultati in Borsa è contenuto e il titolo di Kering a Parigi termina gli scambi in rialzo dell'1,31% a 247,4 euro.
Da parte degli analisti, ma non solo, crescono invece le aspettative sul prossimo direttore creativo della maison della doppia G, dopo l'uscita di Sabato De Sarno. Il nome "sarà annunciato presto", ma quello che "sicuramente ci si può aspettare" è che lo stilista "avrà una grande capacità di far sognare, trasmettere passione, dimostrare talento e rendere il brand desiderabile", afferma Francesca Bellettini, vicedirettrice generale di Kering. Tra i nomi papabili, crescono i rumors sull'arrivo di Hedi Slimane, stilista iconico che ha portato Saint Laurent al successo commerciale e avrebbe già comprato casa a Milano, sede dell'ufficio stile di Gucci.