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AUTOMOTIVE
25/02/2025

Effetto Musk: Tesla dimezza le vendite in Europa

Nonostante la forte crescita delle immatricolazioni di vetture elettriche (+34%), a gennaio la casa statunitense si ferma a 9.945 unità (-45%), la sua quota scende al 15%, in Germania le sue vendite scendono ai minimi da luglio 2021 e nel Regno Unito Tesla è superata dalla rivale cinese Byd. A Wall Street il titolo perde oltre il 7% e la capitalizzazione scende sotto la soglia dei 1.000 miliardi

Tesla crolla in Europa. Secondo i dati diffusi dall'associazione dei costruttori europei (Acea), a gennaio le immatricolazioni della casa americana sono state solo 9.945, quasi la metà delle 18.161 registrate un anno fa, pari a un calo del 45%. Possibile effetto della forte esposizione mediatica del suo leader Elon Musk e dei suoi interventi sulle elezioni politiche tedesche con un esplicito sostegno all'estrema destra di Alternative fur Deutschland. In Germania Tesla ha venduto solo 1.277 auto a gennaio, il numero mensile più basso da luglio 2021. Per la prima volta, nel Regno Unito, ha immatricolato meno auto della rivale cinese Byd. A Wall Street il titolo ha perso più del 7% facendo scivolare la capitalizzazione di mercato del costruttore sotto i 1.000 miliardi di dollari.
Il dato negativo registrato dalla casa di Musk è ancora più rilevante se si considera che le vendite complessive di auto elettriche in Europa sono in aumento del 34% rispetto a gennaio 2024 con una quota del 15% del mercato. Le auto ibride tornano a essere la prima scelta degli europei: le immatricolazioni di auto con motori misti sono aumentate del 18,4% sull'anno, e ora rappresentano il 34,9% del mercato complessivo. Al contrario, le auto a benzina hanno subito un forte calo (-18,9%), scendendo al 29,4% del mercato, mentre il diesel, un tempo dominante, è crollato al 10% con una riduzione del 27% su base annua. Le ibride sono in aumento soprattutto in Francia (+52,2%), Spagna (+23,5%), Germania (+13,7%) e Italia (+10,6%).
L'attesa è ora per il Piano d'azione che dovrebbe essere presentato dalla Commissione Europea il 5 marzo, come risultato del 'Dialogo strategico sul futuro dell'industria automotive europea', avviato lo scorso 30 gennaio. Questo piano – osserva l'Unrae - dovrà fornire misure concrete per rendere il settore maggiormente competitivo e affrontare con efficacia la transizione verso la decarbonizzazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder dell'ecosistema. E' possibile che l'Europa valuti la possibilità di consentire anche dopo il 2035 la costruzione di auto non totalmente elettriche, ma con emissioni più contenute di quelle delle vetture tradizionali, come le ibride plug-in e le ibride range extender. Per il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, "il tentativo è generoso" ma rischia di lasciare in stallo il mercato europeo anche perché neppure le ibride, considerato il prezzo, sono alla portata di tutti.
L'andamento del mercato europeo a gennaio è debole: le immatricolazioni sono state 995.271, il 2,1 per cento in meno dello stesso mese del 2024 e il 18,8% in meno del 2019 prima della crisi legata alla pandemia. Dei cinque mercati maggiori (incluso il Regno Unito) soltanto la Spagna registra una crescita (+5,3%). In calo, invece, Francia (-6,2%) e Italia (-5,8%), seguite da Germania (-2,8%) e Regno Unito (-2,5%).

Autore: ANSA