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IMMOBILIARE
27/03/2025

Nomisma: “Mercato in ripresa, crescono le vendite”

Nel 2024 le compravendite di abitazioni sono cresciute dell’1,3%, grazie anche alla ripresa dei mutui che, nel quarto trimestre, hanno registrato un incremento di quasi il 20%. In crescita sia i prezzi d’acquisto (+2%), sia i canoni di locazione (+4%), mentre i tempi medi di vendita sono inferiori a 5 mesi (2 mesi per le locazioni). La crisi dell’abitare resta però un nodo da risolvere

Il mercato immobiliare italiano registra segnali di ripresa nel 2024, con un aumento delle compravendite pari al +1,3%, per un totale di 719.578 transazioni. A sostenere la crescita, anche un forte ritorno ai mutui: nel quarto trimestre dell'anno, le compravendite finanziate con prestito ipotecario sono salite del +19,5%. A dirlo è il primo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2025 di Nomisma, che fotografa un mercato ancora fragile ma in fase di consolidamento. Secondo Elena Molignoni, responsabile dell'Osservatorio, il 2025 si apre con prospettive positive: dinamismo stabile, aumento dei prezzi delle abitazioni e crescita dei contratti di locazione (+2%) e dei canoni (+4%). Nonostante l'inflazione, i prezzi nominali degli immobili crescono: +2,1% nei mercati intermedi e +1,5% in quelli principali. Nei centri maggiori, però, le difficoltà di accesso all'acquisto spingono la domanda verso l'affitto, con canoni in crescita (+3,4%). Nei mercati secondari, invece, permane la preferenza per l'acquisto. I tempi medi di vendita sono inferiori a 5 mesi, mentre per la locazione bastano circa 2 mesi. Nomisma prevede che l'offerta resterà stabile, senza mutamenti rilevanti tra affitto e acquisto.
A livello locale, Roma mostra una crescita delle compravendite (+2,1% nel 2024), mentre Milano segna una lieve flessione (-3,4%), a cui hanno contribuito le difficoltà di accesso al credito. Nella Capitale, invece, incide la valutazione crescente della convenienza all'acquisto rispetto all'affitto, i cui canoni restano elevati. Nell'attuale contesto di forte incertezza geopolitica, Nomisma evidenzia la vulnerabilità dell'Italia, in quanto paese esportatore, ma individua nella tenuta del mercato immobiliare un segnale di resilienza. Maurizio Marchesini, presidente di Nomisma, sottolinea come l'allentamento delle condizioni di accesso al credito stia dando ossigeno a famiglie e investitori, ma avverte: la crisi dell'abitare è tutt'altro che superata. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Marco Marcatili, direttore Sviluppo di Nomisma, per il quale è urgente agire sulle locazioni: la scarsità di offerta, sia in termini quantitativi che qualitativi, sta facendo esplodere i prezzi. Molte famiglie sono restie a locare a medio-lungo termine, e una fetta consistente di patrimonio abitativo resta sfitto. Servono nuove soluzioni, come un "prodotto immobiliare" in grado di coniugare pubblico, privato e sociale, evitando contrapposizioni tra affitto breve e lungo. Un punto condiviso anche in sede europea, come spiega l'eurodeputata Irene Tinagli, ricordando come a Bruxelles sia allo studio un piano per la casa a prezzi sostenibili che guardi anche alla possibilità di regolamentare il libero mercato.

Autore: ANSA