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SISTEMA BANCARIO
27/03/2025

Bce: “Le banche si preparino a choc geopolitici”

Claudia Buch, responsabile della vigilanza bancaria, avverte: “le incertezze geopolitiche, i rischi climatici e naturali e i rischi informatici possono avere gravi impatti negativi sulle banche” e per il triennio 2025-2027 tali rischi resteranno "priorità di vigilanza". Le minacce immediate sono "limitate", ma "è importante rimanere vigili e valutare le possibili implicazioni future per le banche"

Bce avverte le banche: si devono preparare a possibili choc geopolitici, incluso il rischio che venga meno la liquidità in seguito a turbolenze finanziarie. E' l'avviso della responsabile della vigilanza bancaria Claudia Buch, contenuto nel rapporto annuale dell'istituto centrale. "Le banche europee affrontano forti venti contrari", ha detto anche Buch rivolgendosi agli eurodeputati in audizione al Parlamento europeo. "Le incertezze geopolitiche, i rischi climatici e naturali e i rischi informatici possono avere gravi impatti negativi sulle banche" e vanno affrontati. "Un potenziale deterioramento della qualità degli asset e possibili perturbazioni economiche causate da conflitti geopolitici o dagli effetti delle sanzioni finanziarie richiedono maggiore attenzione, capitale sufficiente e sistemi di governance e gestione del rischio solidi nelle banche", ha segnalato il rapporto: "I rischi geopolitici devono essere considerati nel contesto della liquidità e della pianificazione del capitale".
Per Bce, dunque, nel triennio da qui al 2027 tali rischi resteranno "priorità di vigilanza" con focus "sul rafforzamento della resilienza delle banche alle minacce macro finanziarie immediate e ai gravi shock geopolitici". "I rischi geopolitici possono portare a maggior avversione al rischio, che potrebbe causare shock di rischio di mercato e di finanziamento – ha avvertito Buch -. Uno shock macroeconomico può innescare maggiori rischi di credito e redditività". Al momento, comunque, secondo la vigilanza l'impatto diretto degli ultimi sviluppi geopolitici è "contenuto" e le minacce immediate sono "limitate", ma "è importante rimanere vigili e valutare le possibili implicazioni future per le banche". Anche perché in generale i rischi geopolitici, dalle guerre al terrorismo, passando per le tensioni nelle relazioni internazionali, "non sono facilmente prevedibili". Nei giorni scorsi erano emerse notizie di stampa sul fatto che alcuni banchieri centrali avrebbero crescenti incertezze sulla volontà della Federal Reserve americana di fornire liquidità - finanziamenti in dollari -, in caso di forti turbamenti dei mercati. Buch ha assicurato che la liquidità delle banche viene già monitorata molto attentamente. "La valutazione del rischio di liquidità è parte integrante del nostro processo, incluso il rischio di cambio", ha spiegato. Quanto alla Fed, "abbiamo una collaborazione molto buona e continueremo a collaborare con la nostra controparte Usa".
Al Parlamento europeo Buch ha anche glissato sul risiko italiano ("Non posso parlare di singole banche"), ma ha segnalato che le fusioni e acquisizioni possono portare benefici di scala e diversificazione, "dobbiamo anche pensare ai rischi", come vigilanza "siamo pagati per essere preoccupati". 
 

Autore: ANSA