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ACQUISIZIONI
05/05/2025

3G compra Skechers per 9,4 miliardi

In seguito all’accordo, l’azienda famosa in tutto il mondo per le sue scarpe slip-in lascerà Wall Streeet, dove negli ultimi mesi è stata penalizzata dalla guerra commerciale scatenata da Trump. Il fondatore e ad Greenberg resterà al timone dell’azienda. Gli azionisti potranno scegliere se incassare 63 dollari in contanti per azione o 57 dollari e mantenere una piccola quota nella società

Le Skechers passano di mano. 3G compra le popolari scarpe in un'operazione valutata 9,4 miliardi di dollari, segnando così il suo rientro di prepotenza sul mercato delle acquisizioni dopo una lunga pausa dedicata a cercare il target giusto. L'intesa dovrebbe essere finalizzata entro il terzo trimestre dell'anno e segnerà l'addio a Wall Street per Skechers, i cui titoli sono crollati da 75 dollari per azione di gennaio agli attuali meno di 50 dollari in seguito all'annuncio dei dazi di Donald Trump. Nei primi tre mesi dell'anno Skechers ha realizzato vendite per 2,41 miliardi di dollari e la previsione è che raggiunga un fatturato di 10 miliardi nel 2026. La società è stata però costretta a ritirare le sue stime per l'anno a causa "dell'incertezza macroeconomica dovuta alle politiche commerciali globali".
In base all'accordo, il fondatore e amministratore delegato resterà al suo posto e intascherà un compenso di un miliardo di dollari. 3G, il colosso protagonista delle fusioni di AB Inbev e Kraft Heinz, ha offerto agli azionisti di Skechers due possibilità. Una è l'acquisto delle loro azioni a 63 dollari l'una, l'altra invece prevede il pagamento di 57 dollari in contanti per azione e il mantenimento di una piccola quota nella nuova Skechers, lontana dai riflettori di Wall Street.
Famosa per i suoi modelli di scarpe slip-in, che non richiedono l'aiuto delle mani per essere indossate, negli anni Skechers ha conquistato un vasto pubblico tanto da divenire la terza azienda calzaturiera al mondo per fatturato. Greenberg la gestisce dalla sua fondazione nel 1992 e negli ultimi anni, pur mantenendo un profilo più basso rispetto a rivali come Nike, si è lanciata nella sponsorizzazione di alcuni atleti famosi quali la star dell'Nba Joel Embiid e l'attaccante del Bayer Monaco Harry Kaine. I suoi tentativi non le sono valsi però un grande riconoscimento a Wall Street, dove i suoi titoli sono rimasti nell'ombra rispetto a quelli di competitor più piccoli come Hoka. 


 

Autore: ANSA