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De Meo lascia Renault per Kering
L’amministratore delegato della casa automobilistica francese lascerà il timone il 15 luglio e passerà al gruppo del lusso guidato da Francois-Henri Pinault e titolare di marchi quali Gucci e Yves Saint Laurent, che necessita di un rilancio dopo due anni di profit warning. Prima di dimettersi de Meo, assieme al presidente di Stellantis John Elkann, aveva lanciato l’allarme sull’auto europea
Rivoluzione ai vertici di Renault. L'amministratore delegato Luca de Meo lascia la guida del gruppo dopo cinque anni e vola, secondo indiscrezioni, verso Kering, il colosso del lusso a cui fanno capo, fra gli altri, Gucci e Yves Saint Laurent. Le sue dimissioni saranno effettive dal 15 luglio. Il consiglio di amministrazione di Renault le ha accolte e "ha avviato il processo di nomina di un nuovo amministratore delegato sulla base del piano di successione già definito". De Meo dovrebbe essere nominato amministratore delegato di Kering nei prossimi giorni. Al momento la società guidata da Francois-Henri Pinault, riporta Le Figaro, avrebbe deciso di fare un passo indietro, riorganizzare la governance della società e separare i ruoli di Ceo e presidente che attualmente ricopre. Pinault ha assunto la guidata del gruppo fondato da suo padre, ribattezzato Kering nel 2006. Le azioni della società hanno perso oltre il 60% del loro valore negli ultimi due anni, contrassegnati da una serie di profit warning e dal cambio di stilista di Gucci, il marchio più importante per profitti e fatturato.
Per de Meo, ex delfino di Sergio Marchionne, si tratta di una nuova e importante sfida dopo decenni trascorsi nel settore dell'auto, dove ha lavorato per 10 marchi appartenenti a quattro gruppi automobilistici, il primo del quale fu proprio Renault. E' poi passato a Toyota Europe, quindi nel gruppo Fiat, dove ha diretto le marche Lancia, Fiat ed Alfa Romeo e dove è stato artefice del rilancio della Fiat 500. Nel 2009 de Meo passa al Gruppo Volkswagen. Poi nel 2012 entra nel Cda di Audi, quindi dal 2015 al 2020 è presidente del comitato esecutivo di Seat. Tra i suoi incarichi anche quello di membro dei Consigli di Sorveglianza di Ducati e Lamborghini. Dal 2020 alla Renault, è poi diventato nel 2023 presidente dei produttori europei riuniti in Acea. In pratica una carriera internazionale per un manager nato a Milano nel 1967 e laureato alla Bocconi con una lungimirante tesi sull'etica degli affari.
Nelle ultime settimane De Meo, insieme al presidente di Stellantis John Elkann, ha lanciato l'allarme sull'industria dell'auto europea: il suo "destino si gioca quest'anno", hanno detto in un'intervista a Le Figaro, premendo sull'Unione Europea per una semplificazione delle norme per costruire piccole auto sul modello delle K-car, vetture leggere e compatte, molto diffuse in Giappone e perfette per le città.