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ENERGIA/2
25/06/2025

Shell in trattative per l'acquisizione di BP

Secondo indiscrezioni del WSJ, le trattative sarebbero in una fase iniziale, ma Shell smentisce le voci. Il titolo BP sugli scudi in Borsa. Se si arrivasse a un accordo, l’operazione sarebbe la più grande realizzata nel settore dagli anni ’90 e supererebbe in valore le nozze da 83 miliardi che diedero vita al colosso Exxon Mobil. Shell rafforzerebbe la leadership nel gas naturale liquefatto

Shell è in trattative per l'acquisizione della rivale BP, in quella che potrebbe essere la maggiore operazione petrolifera dalla fine degli anni ‘90, da quando è nata Exxon Mobil. L'indiscrezione del Wall Street Journal mette le ali ai titoli BP, arrivati a guadagnare fino al 10%. La smentita di Shell, che ha bollato i rumors come "speculazioni di mercato", ha però ridotto il rialzo al 2%. BP è al centro di un possibile risiko da tempo: le sue deludenti performance nel corso degli anni e il pressing dell'investitore attivista Elliot Management l'hanno infatti esposta a diventare un target di potenziali acquisizioni. Già in marzo erano circolate indiscrezioni su un interesse di Shell, che aveva deciso di attendere un calo dei prezzi del petrolio per decidere se procedere o meno. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le trattative fra le due major sarebbero nelle fasi iniziali e i termini finanziari dell'accordo non sarebbero ancora chiari. BP vale circa 80 miliardi di dollari e considerando un premio per l'acquisizione, il valore dell'operazione supererebbe facilmente gli 83 miliardi delle nozze che hanno portato alla nascita di Exxon Mobil. Shell vale invece 200 miliardi di dollari e, al tavolo delle trattative, è in una posizione di forza. 
Anche se ci vorrebbero probabilmente anni per integrare BP, Shell emergerebbe dall'operazione più forte e in grado di competere ad armi pari con le rivali. L'acquisizione le consentirebbe infatti di rafforzare la sua posizione dominante in settori come quello del gas naturale liquefatto, ma anche di distribuire i costi su una base operativa più ampia. Shell e BP hanno base nel Regno Unito e per le autorità britanniche Shell rappresenta un'opzione ben più appetibile di un acquirente straniero visto che BP è considerato quasi un 'gioiello della corona'. Con oltre un secolo di storia alle spalle, BP affonda le sue origini nell'esplorazione petrolifera in Persia durante l'apice dell'impero britannico.
Un possibile accordo Shell e BP sarebbe l'ultimo in ordine temporale di una serie di acquisizioni nel settore energetico, dove i principali attori sono impegnati a raggiungere economie di scala. Chevron sta infatti lavorando per chiudere il maxi-accordo da 33 miliardi per Hess, bloccato dal tentativo di Exxon di contestare la legalità dell'accordo. Exxon invece lo scorso anno ha concluso un'intesa da 60 miliardi per l'acquisto di Pioneer Natural Resources. 
 

Autore: ANSA