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RISIKO BANCARIO/3
02/07/2025

Ok Consob a Mps: dal 14 luglio al via l’ops su Mediobanca

Con il via libera al prospetto e quello incondizionato dell’Antitrust all’acquisizione si conclude l’iter autorizzativo e l’offerta potrà partire a metà mese per chiudersi l’8 settembre. Nel prospetto, Mps dovrà indicare anche gli effetti su utili, dividendi e capitale regolamentare di Siena in caso di adesioni inferiori al 50%. Intanto, in Borsa la quotazione resta al di sopra del valore dell’offerta

Via libera della Consob al documento dell'offerta pubblica di scambio di Mps su Mediobanca. L'authority di Borsa ha approvato il prospetto che descrive i dettagli, i possibili scenari e gli effetti finanziari dell'ops annunciata dall'istituto senese all'inizio del 2025 e arrivata dopo sei mesi alla conclusione del suo iter autorizzativo. Un altro via libera è poi arrivato dall'Antitrust italiano che ha dato l'approvazione 'incondizionata' all'acquisizione del controllo di Piazzetta Cuccia. Con il disco verde della Commissione - che non rappresenta un giudizio sull'operazione, ma certifica la completezza del set informativo messo a disposizione degli investitori per arrivare a un giudizio fondato - è stato anche reso noto il calendario dell'offerta. L'operazione partirà il 14 luglio e si concluderà l'8 settembre, restando sul mercato 40 giorni di Borsa aperta, il massimo consentito. L'allungo a settembre è stato suggerito a Siena dall'avvio dell'offerta in pieno periodo estivo e per dare modo al mercato di valutare i risultati della semestrale del Monte, in agenda il 5 agosto.
La prossima settimana Piazzetta Cuccia riunirà il cda per la sua valutazione conclusiva sull'operazione - pochi i dubbi che sarà negativa - alla luce degli elementi contenuti del documento d'offerta che Mps pubblicherà nelle prossime ore e dal quale si saprà anche se la banca guidata da Luigi Lovaglio ha subordinato l'efficacia dell'offerta a una soglia minima di adesione più bassa e irrinunciabile rispetto a quella (derogabile) del 66,7%. Mediobanca, con apposita istanza alla Consob, ha perorato la scorsa settimana che nel documento vengano rappresentatati gli effetti su utili, dividendi e capitale regolamentare del Monte in caso di scenari di adesione inferiori al 50%, che renderebbero impossibile accelerare l'utilizzo dei crediti fiscali (dta) - il valore atteso per i soci di Piazzetta Cuccia è di 1,2 miliardi - e rallenterebbero la realizzazione delle sinergie.
L'obiettivo di Piazzetta Cuccia è rendere confrontabili le prospettive dell'integrazione con Siena e anche per questo ha presentato a fine settimana il piano stand alone che promette 4,9 miliardi di euro di dividendi al 2028. Un piano che non ha registrato reazioni di mercato: anzi le azioni - dopo l'uscita di Mediolanum che ha venduto ai blocchi il 3,5% e ridotto il Patto all'8,1% - hanno segnato un calo, ridimensionando il premio che comunque il mercato si attende rispetto all'offerta iniziale e che ora viaggia su circa 600 milioni. Mediobanca continua a lavorare con il Leone anche all'operazione di acquisizione di Banca Generali, con l'assemblea rinviata al 25 settembre, nella convinzione di riuscire a convincere anche altri investitori, come Delfin, le casse previdenziali, i Benetton e Unicredit, che a giugno sarebbero stati restii a votare a favore dell'ops su Banca Generali. Una missione non semplice, considerato che Delfin - che assieme a Caltagirone ha quasi il 30% di Mediobanca - è tra i principali promotori dell'offerta di Mps, e che alcune casse, come Enpam ed Enasarco, ma anche Unicredit, si sono schierate in passato con il fronte dell'imprenditore romano anche in Generali e Mps. 
A Siena, che offre 2,533 azioni proprie per ogni azione Mediobanca, si ostenta piena fiducia nel successo dell'operazione, con cui si punta a creare un terzo polo bancario ben diversificato, integrando le competenze dei due brand nella banca commerciale, nell'investment banking, nel wealth management e nel credito al consumo. Con tassi di adesione sopra il 50%, che assicurano il controllo di diritto, la partita sarebbe virtualmente chiusa, mentre al di sotto di quella soglia il management di Mediobanca può provare a resistere anche alla richiesta di una revoca del cda sfidando Mps con la propria strategia. 

Autore: ANSA