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Ferrero acquista WK Kellogg per 3,1 miliardi
Il gruppo di Alba conquista la società-simbolo della colazione americana e si rafforza in Nord America. L’operazione, approvata all’unanimità dal cda della società statunitense, valorizza il business 23 dollari per azione, con un premio del 31% rispetto al prezzo di Borsa. L'acquisizione include la produzione, la commercializzazione e la distribuzione negli Stati Uniti, in Canada e ai Caraibi
La Nutella si mangia i cereali WK Kellogg. Ferrero ha raggiunto un accordo per l'acquisto della società a stelle e strisce per 3,1 miliardi di dollari, confermando il suo impegno a rafforzarsi e crescere in Nord America acquisendo un'icona della colazione per gli americani. L'intesa prevede il pagamento in contanti di 23 dollari per ogni azione WK Kellogg, con un premio del 31% rispetto al prezzo di chiusura a Wall Street della società americana segnato mercoledì 9 luglio. Le nozze sanciscono l'unione di due marchi storici. WK Kellogg, nata dallo scorporo del business dei cereali deciso due anni fa da Kellogg, produce infatti i popolari Froot Loops, Frosted Flakes, Rice Krispies e molti altri cereali rinomati. Will Keith Kellogg, il fondatore dell'azienda, ha inventato i Corn Flakes nel 1894 gettando le basi per la nascita della società all'inizio del XX secolo. Ferrero con la sua lunga storia ha in portafoglio alcuni dei marchi più riconoscibili al mondo, quali Nutella e i Ferrero Rocher. E come WK Kellogg affonda le sue origini in un'azienda familiare che opera ancora nella città in cui è stata fondata. Ferrero è nata ad Alba e WK Kellogg a Battle Creek, in Michigan, che resterà una sede centrale per l'azienda anche dopo l'acquisizione.
L'accordo arriva in un momento in cui l'amore dei consumatori americani per gli snack sta cambiando. L'aumento dei prezzi e la spinta verso opzioni più salutari stanno infatti spingendo i consumatori verso nuove abitudini. Le aziende, a loro volta, sono chiamate a rispondere a questo nuovo trend. E WK Kellogg intende farlo con Ferrero. L'unione, secondo l'amministratore delegato Gary Pilnick, offrirà infatti alla società maggiori risorse e maggiore flessibilità per crescere i suoi diversi marchi. L'acquisizione include la produzione, la commercializzazione e la distribuzione del portafoglio di cereali per la colazione di Kellogg negli Stati Uniti, in Canada e ai Caraibi. E rientra nel piano di crescita strategica di Ferrero. La transazione rappresenta un "nuovo capitolo della collaudata strategia di Ferrero di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuano a potenziare la propria presenza complessiva e l'offerta di prodotti in Nord America", si legge nella nota di annuncio dell'accordo. Al momento Ferrero conta su 14.000 dipendenti, 22 stabilimenti e 11 uffici in Nord America.
"Sono lieto di dare il benvenuto a WK Kellogg nel gruppo Ferrero. Questa è più di una semplice acquisizione: rappresenta l'unione di due aziende con una importante tradizione e generazioni di consumatori fedeli", ha detto Giovanni Ferrero, il presidente esecutivo del gruppo Ferrero ricordando che negli ultimi anni la società ha ampliato la sua presenza nordamericana "unendo i nostri marchi più noti con i gioielli locali radicati negli Stati Uniti". Le nozze con Kellogg sono una "pietra miliare fondamentale in questo percorso, che ci dà fiducia nelle opportunità future", ha aggiunto Ferrero. La transazione "massimizza il valore per gli azionisti e consente a WK Kellogg di scrivere il prossimo capitolo della sua storia", ha sottolineato Pilnick notando gli "ottimi progressi" compiuti dalla sua azienda da quando è diventata una società indipendente nel 2023. "Non vediamo l'ora di collaborare con il team" Ferrero, ha aggiunto. Il consiglio di amministrazione di WK Kellogg ha approvato all'unanimità l'operazione, che dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2025. Ad assistere la società americana sono state Goldman Sachs e Morgan Stanley, mentre Ferrero si è avvalsa come advisor finanziari di Lazard e BofA Securities.