Focus On

Le mani di Trump sulla Fed: silurata la governatrice Cook
Con una mossa senza precedenti, il presidente statunitense annuncia il licenziamento dal board della Fed di Lisa Cook, accusandola di frode per l’ottenimento di un mutuo. Cook promette battaglia: “Non lascio, il presidente non ha l'autorità per rimuovermi” e ricorre al tribunale. La mossa di Trump punta a minare l’indipendenza della Fed: vendite sui Treasury a lungo termine
Donald Trump mette le mani sulla Fed. Dopo mesi di critiche, il presidente sferra l'attacco e annuncia la cacciata della governatrice Lisa Cook, accusandola di frode per aver truccato dei documenti al fine di ottenere un mutuo a condizioni più favorevoli. Ma l'alta funzionaria della banca centrale ha promesso battaglia: "Non lascio. Il presidente non ha l'autorità per rimuovermi", ha sostenuto, avviando una causa contro l'inquilino della Casa Bianca. All'orizzonte si profila dunque uno scontro legale storico, che mette a rischio uno dei pilastri della stabilità degli Stati Uniti e dell'economia globale: la Fed e la sua indipendenza. Il siluramento della governatrice va ad allungare l'elenco delle purghe di Trump, che nelle settimane scorse ha cacciato il capo dell'ufficio statistiche e nominato un suo fedelissimo, infliggendo un duro colpo alla credibilità dei dati sul mercato del lavoro, cruciali per il mandato della Fed e per gli investitori. Se avesse successo nel rimuovere Cook, Trump avrebbe la maggioranza del board di 12 membri della Fed in termini di nomine effettuate, di fatto controllandola come fa con la Corte Suprema.
Le Borse hanno reagito con cautela alla mossa inattesa del presidente Usa. Le piazze finanziarie del Vecchio Continente hanno chiuso in calo più preoccupate per le difficoltà del governo francese. Milano ha perso l'1,32%. Wall Street procede invece debole aspettando di capire cosa realmente accadrà. Ma le Borse non sono il vero termometro dell'azione di Trump: così come accaduto per i dazi, il mercato che ha segnalato l'allarme è quello dei titoli di stato. E le vendite sul debito a lungo termine americano sono già iniziate, con gli investitori che vedono benefici nel breve termine per possibili tagli del costo del denaro, ma rischi nel lungo periodo con la Fed costretta ad alzare i tassi per combattere l'inflazione.
Nella lettera di licenziamento pubblicata sul suo social Truth, Trump ha messo in evidenza la "tremenda responsabilità" della Fed e sottolineato di non "avere fiducia nell'integrità" di Cook alla luce della sua "condotta ingannevole e potenzialmente criminale". Le accuse del tycoon si basano sulle rivelazioni di William Pulte, il suo alleato alla guida della Federal Housing Finance Agency. Pulte è infatti colui che per primo ha denunciato Cook e da mesi conduce, con il benestare del presidente, una campagna sfrenata contro la Fed e il suo presidente Jerome Powell, accusato di indebolire il mercato immobiliare con la sua politica monetaria. Uno dei nodi da sciogliere in tribunale è, secondo gli analisti, come Pulte sia entrato in possesso delle carte del mutuo della governatrice della Fed. Un punto sul quale i legali di Cook daranno battaglia per stabilire, aggiungono gli osservatori, se si è trattato o meno di un'azione mirata spinta dalla politica.
La replica della governatrice, nominata da Joe Biden nel 2022, è stata secca. Trump "non ha l'autorità" per cacciarmi: "Non lascerò. Continuerò a svolgere il mio dovere di aiutare l'economia americana, come sto facendo dal 2022". Tramite il suo legale Abbe Lowell - che ha avuto come cliente anche il genero di Trump, Jared Kushner, e Hunter Biden - fa sapere che le richieste di Trump "mancano di qualsiasi procedura, fondamento o autorità legale. Adotteremo le misure necessarie per impedire il suo tentativo di azione illegale". L'azione di Trump contro Cook aumenta la pressione su Jerome Powell. Alcuni critici vedono nell'affondo contro la governatrice un 'tranello' per il presidente della Fed, chiamato a regolare d'ora in avanti i rapporti di Cook con la banca centrale, incluso l'accesso agli edifici dell'istituzione e alla sua email. Se Powell dovesse garantire alla governatrice un accesso incondizionato come quello goduto finora, Trump - secondo alcuni osservatori - potrebbe usarlo come la 'giusta causa' che cerca da tempo e di cui ha bisogno per finalmente rimuovere Powell, considerato dal tycoon un nemico dell'economia e degli americani.