Focus On

RISIKO BANCARIO
08/09/2025

L’ipotesi Banco Bpm-Agricole scalda Piazza Affari

Secondo indiscrezioni, sarebbe allo studio un’integrazione tra l’istituto di Piazza Meda e Credit Agricole Italia e i titoli corrono in Borsa, con Banco Bpm che segna un +3,96% a ridosso dei 12 euro. Diversi gli ostacoli sul cammino di questa ipotesi, a partire dal golden power già fatto valere contro Unicredit. L’alternativa all’Agricole sarebbe Mps, mentre Unicredit guarda a Germania e Grecia


Andata in porto l'Opas del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, la febbre da risiko è destinata a non fermarsi. Il Banco Bpm resta sotto i riflettori, dopo il dietrofront di Unicredit frenata dai veti del golden power. L'ipotesi che è tornata a circolare è che il gruppo di Giuseppe Castagna starebbe valutando la possibilità di un'integrazione con il Credit Agricole Italia, controllata al 76% dalla Banque Verte (+1,59% a 15,94 euro a Parigi). Un'opzione che ha finito per alimentare la corsa di Piazza Meda in Borsa che, a fine giornata, ha segnato un +3,96% a 11,95 euro. L'istituto francese che ha già il 19,8% del Banco, è il principale indiziato, perché è nella posizione di poter consolidare il suo ruolo di primo socio una volta che la Bce accoglierà la sua richiesta di salire oltre il 20%. Un 'merger', sui cui lo stesso Castagna spinge, che non è però privo di incognite. "Il principale elemento di ostacolo ad un'operazione di questo tipo - scrive Equita - potrebbe essere rappresentato dalla quota eventualmente posseduta dal Credit Agricole all'interno della 'combined entity', che stimiamo si attesterebbe in area 35%". Quota, questa, "su cui - evidenziano ancora gli analisti - sarebbe da valutare l'approccio del governo in tema di golden power, anche considerando le restrizioni imposte a Unicredit".
L'altra via per Bpm è con il Mps (in Borsa +0,48% a 7,36 euro) di cui ha una partecipazione di quasi il 9%. Una combinazione accarezzata anche dal governo, prima che Orcel provasse ad imbrigliare il Banco. Ora però la priorità del ceo di Siena, Luigi Lovaglio, che non ha mai chiuso la porta a Bpm, è di portare a termine l'operazione su Piazzetta Cuccia. Le strade con Castagna potrebbero incrociarsi, ma non nell'immediato e non è detto che il Banco abbia tutto questo tempo. Sullo sfondo resta sempre Unicredit (in Borsa +1,29% a 65,76 euro), ferita ma non domata. Anche se, al momento, Orcel sembra più orientato alla Germania con l'obiettivo di portare entro l'anno la quota in Commerzbank a ridosso del 30%. Sull'istituto tedesco è poi recente il rafforzamento di Morgan Stanley, che è salita al 5,19% e che potrebbe essere di sostegno a Gae Aulenti. Altra opzione per Orcel è la Grecia dove, tra azioni e derivati, Unicredit è al 26% in AlphaBank. Intanto, l'istituto va avanti nel processo di armonizzazione del proprio assetto tra Italia e Germania, siglando una partnership con Bnp Paribas per i servizi di custodia e con Fnz per la piattaforma di post-trading titoli basata su cloud. 
 

Autore: ANSA