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TITOLI DI STATO
19/09/2025

A ottobre torna il Btp Valore

Il Tesoro torna a puntare sul retail con una nuova emissione, questa volta a sette anni. Confermato il meccanismo “step up” con cedole in crescita (una maggiorazione dopo i primi 3 anni e un’altra dopo altri due) più premio fedeltà dello 0,8% per chi detiene i titoli fino alla scadenza. Il 17 ottobre saranno comunicati i tassi minimi garantiti, il collocamento sarà dal 20 al 24 ottobre

Il Tesoro approfitta del momento di relativa grazia per i Btp - con i timori degli investitori attirati su di sé dalla Francia - e torna a puntare sulle famiglie italiane, con una nuova asta di Btp Valore in arrivo a ottobre. E col potenziale ulteriore vento in favore delle potenziali revisioni dei rating in arrivo. A oltre un anno dall'ultima emissione del maggio 2024, seguita dal Btp Più lo scorso febbraio, il Mef torna ad attingere al titolo riservato al retail e da sottoscrivere in banca, home banking o Poste. Si allunga lievemente la scadenza da sei a sette anni, in linea con la strategia volta ad allungare la vita media del debito in tempi di tensioni sui mercati globali del debito. Resta, invece, il tradizionale incentivo offerto alle famiglie: cedole crescenti nel tempo pagate ogni tre mesi, col meccanismo 'step-up' di 3+2+2 anni e un premio fedeltà per chi detiene il titolo a scadenza pari allo 0,8% del capitale nominale investito. Il tutto con l'attrattiva della tassazione agevolata al 12,5%, dell'esenzione dalle imposte di successione e dell'esenzione dal calcolo Isee fino a 50.000 euro.
Obiettivo per il Mef, mantenere una quota robusta di debito nelle mani di famiglie e imprese italiane, attualmente poco sotto il 15% secondo i dati di Bankitalia. Un fattore di stabilizzazione in caso di volatilità, in un momento in cui il portafoglio Bankitalia-Bce continua a calare sotto il 20% del totale e gli investitori esteri hanno invece aumentato le loro sottoscrizioni al 33,6% del totale. La data fissata per il collocamento, in tranche minime da 1.000 euro, è dal 20 al 24 ottobre, dopo che il 17 saranno comunicati i tassi minimi garantiti - che cioè possono essere solo confermati o alzati - dei primi tre anni, dei successivi due e degli ultimi due. 
Con un'intonazione dei mercati che in queste settimane ha premiato l'Italia regalandole uno spread più basso della Francia – oggi il 'derby' segna 79 a 81 - e della Lituania. Un clima di lenta, progressiva convergenza degli spread nell'area euro, grazie ai massicci piani d'investimento tedeschi, che si è riflesso nei collocamenti di debito: l'11 settembre il Tesoro aveva venduto 2,5 miliardi di Btp a sette anni al 2,76%, in calo dal 3,02% di giugno. La settimana prima - fra gli scricchiolii dei bond americani - un maxi-collocamento sindacato non aveva avuto problemi a vendere ben 13 miliardi a sette anni con uno spread di 8 centesimi sul mercato. 

Autore: ANSA