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Draghi: “Situazione drammatica. Occorre agire”
L'ex presidente della Bce lancia un appello a tutti i Paesi, chiedendo interventi urgenti: "in molti settori e Paesi siamo sull'orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese", dice Draghi, affermando che la situazione "è peggiore di quello che sembra". La Fed in pressing sul Congresso affinché trovi un accordo e lanci un piano di stimoli all'economia
La situazione è peggiore di quel sembra, specie per le piccole e medie imprese. E per questo le "autorità devono agire urgentemente". E' l'appello lanciato da Mario Draghi nella veste di co-presidente del gruppo di lavoro del G30. Un invito ad agire condiviso anche dalla Fed che, a più riprese, ha esortato il Congresso statunitense ad agire e a farlo in tempi rapidi con nuovi aiuti all'economia travolta dal virus. Un appello che Jerome Powell, presidente della banca centrale Usa, ripeterà probabilmente al termine dell'ultima riunione del 2020 della Fed, in calendario martedì e mercoledì prossimi. Non sono attese novità sul fronte dei tassi di interesse ma la Fed potrebbe intervenire e allungare il suo programma di acquisto di bond nel tentativo di dare alla ripresa il sostegno necessario in attesa che il Congresso agisca. Le trattative a Washington proseguono ma fra i democratici e i repubblicani un accordo sembra ancora lontano nonostante i tempi stretti e il Covid tornato a correre negli Stati Uniti, dove nel giorno della somministrazione del primo vaccino è stata toccata la quota di 300.000 morti da inizio pandemia nella primavera scorsa. I contagi corrono in tutto il paese e molte città americane stanno correndo ai ripari con nuove restrizioni. A cominciare da New York, che non esclude un nuovo shutdown totale, mentre Boston ha già annunciato la chiusura delle palestre, dei musei e di altre attività ritenute non essenziali.
Insomma si profila un nuovo blocco all'orizzonte per l'economia e per gli americani che, senza ulteriori aiuti e stimoli alla ripresa produttiva, rischiano di pagare un conto ancora più salato in termini di lavoro e di reddito.
"Le autorità devono agire urgentemente, perché in molti settori e Paesi siamo sull'orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese, con i programmi di sostegno in scadenza e il patrimonio esistente che viene eroso dalle perdite", ha ammonito in modo eloquente Draghi, che è anche nel comitato di direzione del think tank di consulenza su questioni di economia monetaria e internazionale. "Il problema - ha aggiunto l'ex presidente della Bce - è peggiore di quel che appare perché il massiccio aiuto in termini di liquidità, e la vera e propria confusione causata dalla natura senza precedenti di questa crisi, ne stanno mascherando le vere dimensioni".