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Piazza Affari passa a Euronext
Formalizzato il passaggio di Borsa Italiana alla federazione dei listini europei. La novità più rilevante è l’annuncio del trasferimento del data center del gruppo da Londra a Bergamo, con un investimento IT molto rilevante che dà un ruolo centrale all’Italia. L’acquisizione verrà finanziata con 1,8 miliardi di nuovo debito e S&P ha tagliato il rating del gruppo Euronext a BBB
Borsa Italiana entra ufficialmente a far parte del circuito di Euronext, la federazione di listini europei che include Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo. Contestualmente al closing dell'acquisizione, avvenuta per 4,4 miliardi di euro dal London Stock Exchange, Cdp e Intesa hanno rilevato, come previsto, una quota del 7,3% e dell'1,3%, del capitale di Euronext, entrando nel club degli azionisti di riferimento del più grande polo borsistico europeo. La vera novità, emersa nella giornata che ha suggellato le nozze, è stato l'annuncio del trasferimento da Londra a Bergamo del data center del gruppo, che verrà completato nel 2022 con Aruba in qualità di partner tecnologico. Si tratta del “più grande investimento IT” da diversi anni e di “un chiaro segnale” del ruolo che viene riconosciuto all'Italia, ha sottolineato il ceo di Euronext, Stephan Boujnah, commentando una mossa che vuole lenire i timori, serpeggiati tra le forze politiche, di una marginalizzazione dell'Italia. Il nostro Paese entra dunque “dalla porta principale” e “la voce e l'influenza” che avrà in Euronext saranno “più alte che mai e fondamentalmente diverse da quelle” che aveva con il London Stock Exchange, sotto la cui gestione Piazza Affari ha comunque visto i suoi risultati crescere e la sua autonomia rispettata.
Una visione condivisa da Cdp, secondo cui “l'Italia avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo sia di governance”. Nel nostro Paese, ricorda Cdp, saranno concentrati, oltre al data center, le attività di trading del reddito fisso e di compensazione, con Milano sede della funzione finanza del gruppo. Dal punto di vista della governance il nostro Paese ottiene due dei dieci posti del supervisory board, in cui entrano il banchiere Piero Novelli, destinato alla presidenza, e Alessandra Ferone, capo dei rischi di Cdp. Il ceo di Borsa e quello di Mts faranno parte, rispettivamente, del managing board e dell'extended managing board.
Nel 2020 il nuovo gruppo ha conseguito, su base pro-forma, ricavi per 1,4 miliardi di euro, un ebitda di 789,7 milioni e un utile netto rettificato di 497,6 milioni e prevede di conseguire 60 milioni di sinergie nel giro di tre anni. Dal punto di vista industriale Euronext- Borsa rappresenta la prima piazza azionaria europea, con oltre 1.870 società quotate, una capitalizzazione di 5,1 trilioni e 63,6 miliardi di capitali raccolti nel 2020. Un'infrastruttura che Borsa arricchisce con le sue attività nel trading dei titoli di Stato e che dispone di una presenza significativa nel post-trading, nel clearing e nel deposito accentrato di titoli.
L'acquisizione verrà finanziata da Euronext con 1,8 miliardi di nuovo debito e un aumento di analoga dimensione, oltre alle risorse fornite dai nuovi soci italiani, che vincoleranno le loro quote a quelle degli altri azionisti di riferimento (Abn Amro, la Cdp francese, Euroclear, Sfpi-Fpmi) in un patto di sindacato sul 27,85% del capitale. L'operazione costerà, inclusa la sottoscrizione dell'aumento, 625 milioni a Cdp e circa 120 a Intesa. L'aumento del debito di Euronext, che si impegna a mantenere l'investment grade, ha spinto S&P a tagliare il rating a BBB.