Simon Hu, numero uno del colosso fintech controllato da Jack Ma, lascia per “motivi personali”. Al suo posto subentra il presidente della società, Eric Jing. Il cambio al vertice arriva subito dopo la decisione di Ant Group di riorganizzarsi e accettare le regole imposte da Pechino, che aveva bloccato l’Ipo del gruppo e messo sotto pressione lo stesso Ma, sparito dalla circolazione per mesi

L'amministratore delegato del colosso cinese Ant Group si dimette. Simon Hu lascia per “motivi personali”: il suo posto sarà preso con effetto immediato dal presidente Eric Jing. “Il consiglio di amministrazione di Ant Group ha accettato la richiesta di dimissioni di Simon Hu, legata a motivi
personali”, si legge in una nota. Hu, secondo indiscrezioni, si dedicherà alle attività filantropiche di Ant e Alibaba. L'uscita arriva mentre la società si prepara a una maxi ristrutturazione chiesta dalla Cina. Pechino nei mesi scorsi ha bloccato lo sbarco in Borsa di Ant, in quella che doveva essere la maggiore Ipo della storia. E sta lavorando a un riorganizzazione dell'industria fintech, dove Ant è regina in Cina. Una ristrutturazione che cambierà la natura del colosso, imponendogli probabilmente un tetto alla sua futura crescita e costringendolo a fare maggiore affidamento sulle banche controllate da Pechino, alle quali voleva strappare quote di mercato.
In coincidenza con il blocco dell'Ipo di Ant, la Cina ha alzato l'attenzione su Jack Ma, il fondatore di Alibaba a cui Ant è affiliata. Dopo essere stato assente dalla scena pubblica per diversi mesi, alimentando teorie cospirazioniste su una sua possibile scomparsa, Ma in questa settimane – secondo indiscrezioni  vola regolarmente a Pechino per incontri con le autorità sui temi della “supervisione finanziaria, la concorrenza leale e la tutela dei consumatori”. Incontri che sarebbero legati anche alle vicende di Ant nonostante Ma non ha alcuna responsabilità formale nella società.