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REDDITO FISSO
08/06/2021

Btp decennale: la domanda supera i 65 mld

La nuova emissione è stata ben accolta dal mercato, con richieste superiori a 6 volte l’offerta, ma molto lontana dal boom di un anno fa, quando la domanda arrivò a 110 miliardi. Il rendimento si è attestato allo 0,96%, in calo rispetto al vecchio benchmark, ma comunque ben al di sopra dei minimi toccati quest’inverno (0,604%). Stabile invece lo spread a quota 109

Ordini a oltre 65 miliardi di euro contro i 10 miliardi collocati, e un rendimento in rialzo a 0,96%. Sono le coordinate con cui il Tesoro ha piazzato sul mercato la prima tranche del nuovo Btp decennale, un collocamento tramite sindacato di banche che fa da apripista per lo sbarco sul mercato più ampio, quando la nuova emissione, scadenza 1° dicembre 2031, con sufficiente liquidità andrà a sostituirsi come 'benchmark' al vecchio decennale di riferimento, scadenza agosto 2031. Il prezzo è 99,923 che, con una cedola dello 0,95% pagata in due tranche annue equivale a un rendimento dello 0,96%, via via ridotto nel suo spread rispetto al 'vecchio' benchmark. Ma già dai dati a disposizione è evidente una richiesta degli investitori solida - oltre 65 miliardi, appunto, sui livelli di una simile emissione dello scorso febbraio - ma lontana dal 'boom' di un anno fa, che aveva visto ordini record per quasi 110 miliardi. Il rendimento, sempre sotto l'1%, è ben al di sopra dei livelli storicamente bassi dello scorso inverno, quando l'emissione del precedente decennale sindacato si era fermata a 0,604%.
L'emissione - tramite i cinque lead manager BNP Paribas, Crédit Agricole, Goldman Sachs, HSBC e Imi-Intesa Sanpaolo e dai restanti specialisti  in qualità di co-lead manager - è lo specchio delle mutate condizioni di mercato, che di fronte alla ripresa, alle avvisaglie di inflazione che oltre Atlantico fanno parlare di un'inversione di rotta della Fed, stanno pian piano ridimensionando la corsa degli investitori verso i titoli di Stato, e dentro di essa il premio di buoni rendimenti - con la garanzia dell'euro - offerto dall'Italia. Lo spread però è relativamente stabile, 109 contro i 111 della vigilia, nonostante una settimana con parecchia offerta di titoli europei. Comunque sia, l'Italia, anche a questi livelli, continua ad ogni emissione ad abbassare un pezzo per volta il costo medio del suo debito. Consolidandone la sostenibilità, sia pure con l'ombrello della Bce. 
 

Autore: ANSA