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CRISI BANCARIE
23/03/2021

Mps: al voto l’azione di responsabilità

Il cda dell’istituto ammette al voto dell’assemblea la proposta di azione di responsabilità contro gli ex vertici promossa dal fondo Bluebell, ma chiede ai soci di respingerla, nonostante il fatto nuovo della condanna in primo grado per falso in bilancio e aggiotaggio di Profumo e Viola e i 400 milioni accantonati dalla banca per rischi legali, tra le concause del suo attuale deficit di capitale

Il cda di Mps consentirà all'assemblea del prossimo 6 aprile di esprimersi sulla mozione presentata da Bluebell Partners che - per la settima volta dal 2016 - chiederà ai soci dell'istituto senese di fare causa agli ex vertici in relazione alla contabilizzazione come Btp dei derivati con Deutsche Bank e Nomura. L'ammissione al voto, decisa “in uno spirito di assoluta trasparenza e nel solco di quanto fatto in passato”, non significa endorsement: il cda, fino ad ora contrario all'azione di responsabilità, sempre respinta “a larghissima maggioranza, ritiene che allo stato non vi siano i presupposti” per portare in giudizio l'ex presidente Alessandro Profumo e l'ex ad Fabrizio Viola, nonostante il 'fatto nuovo' rappresentato dalla condanna in primo grado per falso in bilancio e aggiotaggio. Del tema si tornerà a parlare dopo il deposito delle motivazioni, il cui termine è fissato per il 13 aprile: “la banca segue attentamente gli sviluppi del procedimento penale in cui la condanna di primo grado è intervenuta” e l'attuale posizione non pregiudica “ogni e diversa valutazione”. Ma intanto scatena le proteste del fondo di Giuseppe Bivona, che presenta una seconda richiesta di azione di responsabilità, questa volta rivolta al consiglio in carica, accusato di invitare i soci a bocciare la proposta “senza nemmeno fornire alcuna motivazione” e di insistere nel non impugnare gli accordi transattivi con Nomura e Deutsche Bank.
La richiesta di Bluebell, di cui Mps sottolinea il conflitto di interessi per essere il consulente di alcuni grandi investitori che hanno fatto causa a Siena, trova la sua principale giustificazione nei “circa 400 milioni di euro di accantonamenti per rischi legali” annunciati dopo la condanna di Profumo e Viola e indicati dalla stessa banca “come concausa” del suo deficit di capitale. A decidere in assemblea sarà il Mef, titolare del 64% del capitale, che ha sempre sostenuto i due manager a cui, nel 2012, aveva affidato il compito di salvare la banca e che si sono mossi sempre in accordo con Via Nazionale e il Tesoro, da cui non sono attesi cambi di rotta il 6 aprile. “Auspichiamo che il Presidente del Consiglio Draghi ed il Ministro Franco votino a favore delle nostre proposte nell'interesse dei soci, tra i quali i contribuenti” chiede Bluebell, anche se Bivona si dovrà probabilmente accontentare del sostegno espresso dai 5Stelle, con in testa Beppe Grillo. 
 

Autore: ANSA