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MERCATI
19/07/2021

La variante Delta fa tremare le Borse

La corsa dei contagi preoccupa i mercati, che ora temono una ripresa economica più lenta e a macchia di leopardo. L’Europa brucia 240 miliardi di capitalizzazione: Milano la peggiore. In forte calo anche Wall Street, mentre i timori legati al Covid pesano anche sul prezzo del petrolio. A pagare il prezzo più salato sono però i titoli legati al turismo e all’intrattenimento: AMC -10%

La variante Delta dilaga e le Borse affondano, spaventate da una possibile frenata della ripresa. Le piazze finanziarie asiatiche chiudono in rosso. Segno meno anche per quelle europee che bruciano 240 miliardi di dollari, sperimentano la peggiore seduta dell'anno e vedono in Milano la peggiore con un calo del 3,34%. In profondo rosso anche Wall Street con perdite dell'ordine del 2%, e rendimenti sui Treasury a 10 anni scesi ai minimi da febbraio all'1,18% con la corsa degli investitori verso beni rifugio. I timori legati al Covid pesano anche sul petrolio dopo l'accordo all'Opec+ per un aumento della produzione. Le quotazioni del greggio chiudono a New York in calo del 7,5% a 66,42 dollari. A preoccupare poi è l'inflazione, che da mesi agita gli investitori. “L'aumento dei prezzi era atteso e sarà temporaneo. Restiamo comunque vigili”, afferma il presidente americano Joe Biden nel tentativo di rassicurare gli animi e spianare la strada alla sua agenda economica, che vede proprio nell'inflazione uno degli ostacoli da superare. I repubblicani ritengono infatti che le misure che Biden intende varare per spingere l'economia abbiano come unico risultato quello di far salire i prezzi, creando di fatto una spirale negativa dannosa per la ripresa. Il timore è che una corsa dei prezzi possa spingere la Fed a una stretta prima del previsto, cogliendo di sorpresa i mercati finanziari e l'economia.
“La Fed è indipendente, l'ho detto a Powell quando ci siamo incontrati di recente. Deve prendere le misure che ritiene necessarie per sostenere una ripresa forte e duratura”, ha aggiunto Biden chiarendo così che non intende interferire con le decisioni della banca centrale. Su Powell l'attenzione è alta non solo per le prossime mosse della Fed: il suo mandato scade nel febbraio del 2022 e, dietro le quinte, è già iniziato il dibattito su chi potrebbe sostituirlo. Si tratta di una decisione delicata soprattutto in un momento in cui la Fed è ancora impegnata in prima linea per l'economia. La Casa Bianca per ora non lascia trapelare nulla, ma secondo indiscrezioni, il segretario al Tesoro Janet Yellen sarebbe soddisfatta dell'operato di Powell, e anche consapevole che ai mercati finanziari piace la stabilità. Gli investitori alla finestra guardano alla Fed ma anche alla Bce, e soprattutto guardano all'andamento dei contagi per il Covid, in aumento deciso in tutto il mondo tanto da far temere nuove chiusure. A pagare il prezzo più salato sono così i titoli legati al turismo e all'intrattenimento. Le compagnie aree da Lufthansa a Delta accusano forti perdite, così come il gigante delle sale cinematografiche AMC che arriva a perdere oltre il 10%. E la correzione in corso sui mercati mondiali è, secondo alcuni osservatori, solo l'inizio.
“Il mercato sta realizzando che ci stiamo muovendo da una chiara ripresa verso qualcosa di più incerto”, spiegano diversi analisti, osservando come le ultime previsioni indichino un rallentamento anche della crescita americana dopo il picco di primavera. Il nuovo dilagare del virus “sta causando incertezza sui progressi economici nei prossimi mesi”, aggiungono. Molto dipenderà da come gli Stati risponderanno al nuovo balzo dei casi. Nella contea di Los Angeles è stato imposto nuovamente l'obbligo delle mascherine nei posti al chiuso sia per i vaccinati che per i non vaccinati. New York invece, non intende tornare alle mascherine obbligatorie perché non vanno alla radice del problema. Soluzioni diverse che, secondo gli economisti, rischiano di rendere la ripresa a macchia d'olio con un possibile forte impatto sulle disuguaglianze, già accentuate dalla pandemia.
 

Autore: ANSA