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ASSICURAZIONI
28/09/2021

Da Cattolica ok all’Opa di Generali

Il consiglio della compagnia veronese giudica “congruo” il prezzo offerto (6,75 euro) spianando così la strada al successo dell’operazione grazie al pacchetto del 12,3% detenuto da Cattolica come azioni proprie. Tra i grandi azionisti da convincere, la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Berkshire Hathaway. In caso di successo, Generali sarà leader nel Danni

I 6,75 euro messi sul piatto per le azioni di Cattolica sono un prezzo congruo. Il cda di Cattolica, assistito dagli advisor Citi e Kpmg, tende la mano all'Opa lanciata dalle Generali sulla compagnia veronese, di cui il Leone di Trieste è già primo azionista con il 24% circa del capitale, tre rappresentanti in consiglio e significative prerogative di governance a tutela del suo investimento. La decisione del consiglio presieduto da Davide Croff è importante per due ragioni: assicura all'Opa una fetta del 12,3% del capitale, rappresentato dalle azioni proprie in portafoglio alla compagnia veronese, e rappresenta una spinta all'offerta del Leone, impegnato a respingere le convinte pressioni della Borsa per un ritocco del prezzo. Da quando l'operazione è stata annunciata, infatti, il titolo - che quota 7,15 euro, il 6% in più di quanto offerto dalle Generali - si è sempre mantenuto al di sopra del prezzo d'Opa.
Il Leone ha subordinato l'efficacia dell'offerta (che partirà il 4 ottobre ed è finalizzata al delisting di Cattolica) al conseguimento di almeno il 66,7% del capitale, condizione rinunciabile nel caso in cui si assicuri almeno il 50% più un'azione. Per l'operazione, il ceo Philippe Donnet ha messo sul piatto fino a 1,2 miliardi di euro, che si aggiungono ai 300 milioni già investiti per acquisire la quota del 24%. Tra i grandi azionisti da convincere figurano la Fondazione Banca del Monte di Lombardia (3,7%), che si è già dotata di un advisor (Vitale & Co) e la Berkshire Hathaway di Warren Buffett (6,9%). Se l'Opa andrà in porto, il gruppo triestino diventerà leader nel mercato danni italiano, superando Unipol, e si rafforzerà nel vita, rilevando complessivamente 3,4 milioni di clienti e 4,7 miliardi di euro di premi, con l'obiettivo di estrarre, a regime, sinergie ante-imposte per oltre 80 milioni annui. In caso di adesione totalitaria salirebbero a circa 3,2 i miliardi spesi da Donnet per acquisizioni, su un target di 4 miliardi al 2021. 
 

Autore: ANSA