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MATRICOLE
15/02/2021

Vivendi vola con l’Ipo di Universal

Il gruppo francese balza del 19% sulla notizia che la controllata Universal Music Group verrà quotata ad Amsterdam entro la fine dell’anno. Il 60% del capitale di Umg verrà distribuito agli azionisti di Vivendi. L’operazione porta a una valutazione di oltre 30 miliardi per Umg. Intanto, l’ex ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, fonda una spac con il sostegno di Bernard Arnault

Vivendi vola in Borsa a Parigi dopo l'annuncio, venerdì a Borsa chiusa, dell'intenzione di distribuire ai propri azionisti il 60% di Universal Music Group (Umg) e di procedere alla quotazione del gruppo, gioiello della corona della media company francese, entro la fine dell'anno sulla Borsa di Amsterdam. Il titolo di Vivendi, impegnata in Italia in Tim e rimasta impantanata in una dura battaglia legale in Mediaset, dopo aver fallito la scalata al Biscione, ha registrato un balzo record: +19,6% a 31,2 euro. La quotazione di Universal Music, secondo gli analisti, aiuterà ad attribuire una valutazione più trasparente alla società, ancorandola ai multipli di società comparabili come Warner Music, e permetterà di ridurre lo sconto da “holding” che zavorra le quotazioni di Vivendi, facendo così felici gli investitori della media company francese, che da lungo tempo premevano per lo scorporo e l'Ipo. La recente cessione di un ulteriore 10% della società a un consorzio guidato dal conglomerato hi-tech Tencent, salito al 20% di Universal Music, e l'interesse espresso da altri investitori a prezzi “potenzialmente più alti”, ha comunicato Vivendi, hanno permesso di fissare “un target minimo di 30 miliardi di euro di valore d'impresa (capitalizzazione più debito) per Umg”, anche se qualche analista si aspetta una valutazione ancora più generosa di quella emersa dalla transazione con la multinazionale cinese.
Intanto, sempre in tema di finanza transalpina, non resta con le mani in mano l'ex ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier. Assieme al banchiere Diego De Giorgi e con il sostegno dalla Financière Agache, holding del miliardario e proprietario di Lvmh, Bernard Arnault, e del fondo Tikehau Capital, che lo stesso Mustier ha contribuito a fondare, si dedicherà alla creazione di una spac (un veicolo d'investimento quotato) finalizzata ad acquisizioni nel settore finanziario, con un focus sulle piattaforme di asset management, le società fintech e di servizi finanziari diversificati e assicurativi.
“Nei servizi finanziari c'è una profonda trasformazione in atto e che è stata accelerata dalla crisi sanitaria. Ci mancano capitali per la crescita”, ha detto Mustier a Bloomberg Tv. “Questa iniziativa farà leva sull'esperienza nel settore, sulla capacità di creare operazioni e sulle capacità di esecuzione dei suo quattro sponsor fondatori”, ha dichiarato Tikehau. Mustier e De Giorgi ne saranno i “partner operativi” e Financière Agache e Tikehau gli “sponsor strategici e finanziari, che apporteranno significative risorse”. 

Autore: ANSA