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RISIKO BANCARIO
29/03/2021

Il Creval boccia l’Opa dell’Agricole

Il prezzo (10,5 euro tutti cash) non è giudicato congruo alla luce delle valutazioni espresse dagli advisor finanziari e anche del fatto che il titolo ha costantemente trattato a premio (oltre 12 euro la chiusura di Borsa). L’ad Lovaglio considera valida l’idea strategia della fusione, ma i francesi non vogliono alzare l’offerta. L’azionariato è diviso: solo Algebris cederà la sua quota ai francesi

Il Creval respinge l'Opa del Credit Agricole, che prende il via il 30 marzo per terminare il 21 aprile. Come c'era da aspettarsi, per il cda che ha esaminato il documento d'offerta, il prezzo di 10,5 euro per azione “non è congruo” tenendo anche in considerazione che, dall'annuncio, il titolo “ha trattato costantemente a significativo premio” (12,12 euro la chiusura a Piazza Affari). L’amministratore delegato Luigi Lovaglio ,che fin ad ora non si era espresso sulle avances di Parigi, pur considerando “valida la valenza strategica del progetto della potenziale fusione” ritiene che non valorizzi abbastanza gli elementi distintivi del Credito Valtellinese che hanno come architrave l'elevata posizione di capitale che, in un’ottica stand-alone, crea anche le condizioni per un potenziale rafforzamento della politica dei dividendi.  La dotazione patrimoniale che il Creval definisce da “best in class” equivale peraltro ad un cuscinetto di capitale pari a 400 milioni che può salire fino a 700 milioni e di cui il Credit Agricole  potrebbe beneficiare in caso di M&A. C'è poi da considerare anche un “rilevante goodwill” (avviamento, ndr) negativo per 1 miliardo che “potrebbe incrementarsi” con una dote da parte del Creval di Dta per 181 milioni di euro.
Gli advisor finanziari BofA Securities e Mediobanca hanno identificato come intervallo di valore per le azioni della banca della Valtellina una forchetta che va da un minimo di 12,95 euro fino a un massimo di 22,7 euro. Nella sostanza, considerando il prezzo minimo, la valutazione di partenza è di 909 milioni di euro, mentre la Banque Verte - che in più occasioni ha sottolineato che non intende ritoccare il prezzo - offre 737 milioni tutti cash. Il Credito Valtellinese “è un gioiellino, se fossi io farei di tutto pur di combinare l'operazione”, replica Lovaglio. Il no del cda del Creval poggia peraltro sulla bocciatura di una consistente fetta dell'azionariato composta da quattro fondi - Alta Global, Hosking Partners, Petrus Advisers e Melqart Asset Management - che controllano il 20% del capitale.
La partita è solo all'inizio con Lovaglio che è forte anche dell' appoggio dell'imprenditore francese, Denis Dumont che con la sua Dgfd (titolare di una partecipazione del 6,15%) ha appena confermato buona parte del board uscente in vista dell'assemblea del 19 aprile. “E' certa e forte” la sua fiducia su come “la banca è stata gestita”, sottolinea il manager. Dal canto suo, il Credit Agricole può contare su una partecipazione potenziale del 17,7% (ha campo per arrivare fino al 20%) e che incorpora anche il 5,38% che l'Algebris di Davide Serra, secondo accordi rivisti recentemente, cederà al prezzo di Ppa o di mercato anche se l'operazione dovesse fallire. Un'opzione che colpisce Lovaglio soprattutto nella tempistica (è stata comunicata lo stesso giorno del via all'offerta da parte della Bce). Serra “avrà avuto i suoi motivi”, taglia corto l'a.d che si dice concentrato “sul fare il meglio” per la banca.
L'istituto con sede a Milano, ma cuore in Valtellina, si presenta solido, con npe dimezzati e in piena trasformazione con i target al 2023 in anticipo in diversi casi. Lo è per il profilo di rischio così come nell'efficienza operativa con un'elevata riduzione degli oneri operativi nell'esercizio appena passato. Ma registra anche un “progressivo miglioramento dell'attività commerciale a supporto dell'obiettivo di una redditività sostenibile”, evidenzia il consiglio della banca citando gli elementi di forza. “Fattori oggettivi, quantificabili e che non sono stati adeguatamente presi in considerazione nell'offerta” dell'Agricole, ribadisce ancora una volta Lovaglio.
 

Autore: ANSA