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POLITICA MONETARIA
16/12/2020

Fed: “Tassi fermi fino al 2023”

La banca centrale statunitense nell'ultima riunione dell'anno (e dell'era Trump) ribadisce di essere pronta a utilizzare tutti i mezzi a disposizione per "sostenere l'economia per tutto il tempo necessario". Seppure restino molti i fattori d'incertezza legati alla pandemia, la Fed rivede al rialzo le stime dell'economia Usa, che chiuderà il 2020 con un -2,4% e il 2021 con un +4,2% 

La Fed lascia i tassi di interesse invariati e assicura: il programma di acquisti di bond continuerà fino a quando non ci saranno "ulteriori sostanziali progressi sull'occupazione e sull'inflazione". Nell'ultima riunione dell'anno e l'ultima dell'era Donald Trump, la banca centrale si mostra però un po' più ottimista sullo stato dell'economia. Pur mettendo in guardia sui "considerevoli rischi" legati al virus e sul fatto che la ripresa dipenda dall'evoluzione del Covid, la Fed rivede al rialzo le stime per il Pil statunitense. Il 2020 si chiuderà con una contrazione del 2,4%, mentre nel 2021 il rimbalzo sarà del 4,2%, superiore quindi al 3,2% precedentemente stimato. Miglioramenti attesi anche per il mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che scenderà dal 6,7% di quest'anno al 5% del prossimo. "All'economia servirà del tempo per tornare ai livelli pre-pandemia", dice Jerome Powell, il presidente della Fed, invitando il Congresso ad agire a sostegno di una ripresa sulla quale gravano rischi. Anche se il vaccino è una buona notizia, restano diverse incertezze sulla sua tempistica e sulla sua distribuzione. La strada davanti all'economia resta quindi "molto incerta". Ma la Fed, rassicura Powell, è pronta a fare la sua parte: "abbiamo la flessibilità di offrire" ulteriori aiuti. "Nessuno deve dubitare sul fatto che useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per sostenere l'economia per tutto il tempo necessario", aggiunge il presidente della Fed ammettendo di aver sentito Janet Yellen per congratularsi per la nomina a segretario al Tesoro. "Non parleremo di politica fino a che non sarà confermata", ha sottolineato.
Wall Street ascolta Powell colomba ma non si scuote. I listini americani restano invariati di fronte alle parole della Fed intenzionata a lasciare i tassi fermi fino al 2023 e attendono notizie da Washington su possibili nuovi aiuti all'economia. E così il Dow Jones chiude in calo dello 0,15%, il Nasdaq sale dello 0,50 e lo S&P 500 avanza dello 0,18%. Un accordo fra i democratici e i repubblicani sui sostegni all'economia sembra ormai a portata di mano: si tratterebbe di un pacchetto da circa 908 miliardi di dollari che include aiuti diretti agli americani ed esclude quelli agli stati e ai governi locali. Intanto, il Tesoro americano, ancora guidato da dal trumpiano Steven Mnuchin, accusa la Svizzera e il Vietnam di manipolare le loro valute, che terrebbero artificialmente basse per prevenire aggiustamenti delle loro bilance dei pagamenti. La Banca centrale svizzera respinge l'accusa negando "qualsiasi forma di manipolazione" e spiegando di non avere intenzione di rivedere il proprio approccio. 

Autore: ANSA