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SPACE ECONOMY
03/11/2021

Dai satelliti Galileo il 10% del Pil europeo

Il servizio europeo di navigazione satellitare, con 30 satelliti in orbita,  è utilizzato da metà delle app presenti sugli smartphone e da oltre 2 miliardi di persone nel mondo. Dai suoi servizi dipende una quota importante dell’economia del Vecchio Continente e a fronte delle esigenze crescenti del sistema, il Centro di Controllo Galileo al Fucino ha dovuto raddoppiare gli spazi 

Genera il 10% del Pil europeo ed è utilizzato da metà della app di ogni smartphone: sono i numeri di Galileo, il servizio europeo di navigazione satellitare utilizzato da oltre 2 miliardi di persone ogni anno. Per rispondere alle crescenti esigenze del sistema da oggi raddoppiano gli spazi dedicati a Galileo all'interno del Centro spaziale del Fucino, vicino L'Aquila. Il Centro si amplia con 30 sale operative in 6.000 metri quadri. "E' per noi motivo di orgoglio - ha detto Luigi Pasquali coordinatore delle attività spaziali di Leonardo e amministratore delegato di Telespazio- che tale cerimonia avvenga qui a 60 anni dalla fondazione di Telespazio, che proprio dal Fucino mosse i suoi primi passi nel settore allora pionieristico delle comunicazioni via satellite".
"Fare un bilancio del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo è molto facile: è estremamente positivo", ha commentato ancora Pasquali, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%) che gestisce il Centro di Controllo Galileo al Fucino. E' qui che arriva una parte dei dati della costellazione Galileo e il centro ha un gemello in Germania, a Oberpfaffenhofen. La mole di dati da gestire è tale che sono stati quasi raddoppiati gli spazi del centro di controllo. Nato nel 2005 per garantire all'Europa di avere a disposizione un sistema di navigazione satellitare indipendente da quello avviato anni prima dagli Stati Uniti, Galileo è operativo dal 2016 e attualmente conta 30 satelliti in orbita e offre servizi a oltre 2 miliardi di persone in tutto il mondo.
"Ritengo che i numeri più significativi per comprendere l'impatto di Galileo siano due", ha detto Rodrigo Da Costa, direttore esecutivo dell'Agenzia dell'Unione Europea per il Programma Spaziale (Euspa), ospite al Fucino per la cerimonia dell'inaugurazione dei nuovi spazi , "Il primo dato – ha proseguito - è che il 50% delle app che usiamo funziona solo grazie ai dati di posizionamento, anche se spesso non ce ne rendiamo conto; il secondo è che il 10% del Pil europeo arriva da servizi connessi a Galileo e agli altri servizi di navigazione satellitare".
Avviato dall'Unione Europea in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Galileo è il più importante programma spaziale europeo e l'Italia riveste al suo interno un ruolo importante attraverso l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la sua industria, con Leonardo e Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Quest'ultima realizzerà anche sei dei satelliti della seconda generazione che saranno messi in orbita nei prossimi anni. "Forse il maggior valore aggiunto offerto da Galileo – ha spiegato Da Costa - è la sua grandissima precisione, la migliore tra i vari sistemi di navigazione, che si traduce in una grandissima varietà di applicazioni e servizi in ogni campo, dall'agricoltura alla sicurezza per i cittadini". Giunto ora alla piena operatività, Galileo continuerà a crescere, nelle prossime settimane si avrà il lancio di altri due satelliti, "ma dobbiamo continuare a garantirne e svilupparne efficienza e affidabilità", ha precisato Da Costa. Proprio in questa direzione guardano gli ampliamenti del Centro di controllo al Fucino. 
 

Autore: ANSA