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LEADERSHIP
26/01/2021

Orcel alla guida di Unicredit

Il cda di Piazza Gae Aulenti indica il banchiere romano come successore di Jean Pierre Mustier alla guida del gruppo e a Piazza Affari il titolo subito si scalda: +4,45%. Sul tavolo di Orcel non ci sarà solo il dossier Mps, ma il rilancio della parte commerciale per recuperare il gap con i competitor e, soprattutto, il cambio di passo che da anni azionisti e mercato si attendono

Sulla partita per il Ceo di Unicredit arriva la svolta. Dopo settimane di indiscrezioni la scelta cade su Andrea Orcel. Una segnale non da poco dopo il passo indietro di Jean Pierre Mustier a fine novembre e, soprattutto, nel pieno di una crisi economica per il Covid che, nell'ultima settimana, in Italia è diventata anche politica. A Orcel, romano, studi alla Sapienza e banchiere d'affari di razza con trascorsi prima in Merrill Lynch poi in Ubs, mancava solo l'approdo alla guida di un grande gruppo bancario. Ci aveva provato il Santander che a settembre del 2018 ne aveva annunciato l'ingresso come a.d. Una nomina che dopo pochi mesi è saltata. Dietro l'inattesa rottura c'è stato “il costo davvero significativo” che l'istituto doveva sostenere assumendo “un singolo individuo” sebbene di talento, spiegò all'epoca la presidente Ana Botin. A riflettori spenti ne è nata una causa milionaria su cui le indiscrezioni indicano ci sia in corso una transazione.
Orcel nel tempo è sempre stato molto vicino a Unicredit, avendo seguito nella sua veste di banker più di un dossier, primo tra tutti l'integrazione tra Unicredito e Credito Italiano che ha dato vita proprio al gruppo di Piazza Gae Aulenti. Molto apprezzato dagli investitori internazionali ma anche da soci di lungo corso come Leonardo Del Vecchio e le Fondazioni di Torino e Verona. Tanto che nel 2011 fu sondato per sostituire Alessandro Profumo. E' più un 'deal maker' che un retailer. Ha lavorato al dossier dell'olandese Abn Amro. E' stato l'artefice della nascita di Bbva, ma anche del 'boccone indigesto' di Antonveneta per Mps, da cui di Siena non si è mai ripresa. E ora con il Monte, Orcel incrocia nuovamente il proprio destino. Un dossier passato nell'ultimo anno sul tavolo di Unicredit ma su cui, fino ad ora, non si è arrivati ad una stretta. E non è detto che ci si arrivi.
Il nuovo Ceo dovrà ricostruire tassello dopo tassello il gruppo. Mustier l'ha profondamente cambiato, vendendo diversi dei suoi gioielli (Pioneer Pekao, Fineco, Mediobanca) attraverso una strategia che ha portato frutti soprattutto sul versante del capitale. Orcel dovrà fare subito i conti con un rosso che gli analisti si attendono quest'anno attorno a 2,3 miliardi. Dovrà ripartire dalla parte commerciale, per recuperare il gap con i competitor. E dovrà soprattutto compiere quel cambio di passo che il mercato e soci hanno chiesto, nel tempo, prima a Ghizzoni e poi allo stesso Mustier. L'Unicredit di Alessandro Profumo è un lontano ricordo. Sempre paneuropea ma che, nel tempo, ha perso per strada più di qualche pezzo. Chissà se con Orcel, l'uomo delle M&A, Unicredit tornerà ad essere protagonista in Italia ma anche in Europa. La Borsa scommette sul nuovo Ceo e sulle sue riconosciute capacità, tanto che il titolo ha chiuso in rialzo del 4,45% a 7,75 euro.

Autore: ANSA