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OPA CERVED
27/08/2021

Castor alza l’offerta a 10,2 euro

A pochi giorni dalla scadenza, la società veicolo che fa capo al fondo Ion Capital di Andrea Pignataro ha deciso di prolungare l’offerta e di aumentare a 10,2 euro il corrispettivo per le azioni consegnate nell’ambito dell’operazione. Il rilancio si colloca nella parte bassa della forchetta individuata dagli advisor (10,2-14 euro), ma non è detto che possa bastare agli azionisti

L'Opa che non decolla si adegua alle indicazioni del mercato, con la speranza di sopire i dubbi degli azionisti di Cerved, mentre il Cda si prepara a valutare nuovamente l'operazione. Castor Bidco, veicolo che fa capo al fondo Ion Capital di Andrea Pignataro, rilancia l'offerta pubblica sulla società di informazioni finanziarie da 9,5 a 10,2 euro, portando il corrispettivo sopra ai livelli massimi segnati dal titolo dall'annuncio dell'operazione lo scorso 8 marzo ad oggi (10,04 euro il 16 luglio), allungando i tempi di adesione fino al 9 settembre. Una decisione presa in extremis, a soli 4 giorni dalla scadenza del 31 agosto, termine ultimo per conferire i titoli. Al 26 agosto, infatti, risultava apportato l'1,7% del capitale coinvolto, un risultato decisamente esiguo tenendo conto che l'Opa è partita lo scorso 16 luglio per terminare inizialmente il 5 agosto.
Per sedurre i soci, Castor Bidco sottolinea che con l'incremento annunciato oggi il corrispettivo incorpora un premio pari al 44,9% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni allo scorso venerdì 5 marzo, ultima seduta di Borsa prima dell'annuncio dell'Opa avvenuto il lunedì successivo. Il premio sale al 53,6% se si considera la media dei prezzi ufficiali delle azioni nei 12 mesi precedenti l'annuncio. Poco mosso il titolo in Piazza Affari, dove ha chiuso invariato a 9,95 euro per azione, toccando un massimo di 10,09 in giornata, sotto al prezzo dell'offerta, confermando per ora che il mercato non si aspetta molto di più.
Fin da subito l'operazione non ha convinto il Cda di Cerved, che lo scorso 23 aprile la definì “inattesa e non concordata” per giudicarla quasi 3 mesi dopo “non conveniente per gli azionisti”. Critico anche il fondo Berry Street Capital, contrario a consegnare il proprio 3% nelle mani di Castor perché convinto che ogni singola azione dovesse valere almeno 11 euro, ancora sopra quindi rispetto all'attuale rilancio. Il nodo del prezzo rimane, tenendo conto che le valutazioni
degli advisor interpellati dal Cda e dai consiglieri indipendenti lo scorso mese di luglio andavano da un minimo di 10,2 a un massimo di 14,1 euro per azione, come indicato da Mediobanca, interpellata dal Cda di Cerved. Proprio a quest'ultimo va ora l'ultima parola sull'operazione. Il rilancio di Castor coincide con la parte bassa della forchetta di congruità indicata dagli advisor e il Consiglio si riunirà nei prossimi giorni per aggiornare la propria valutazione. 
 

Autore: ANSA