Focus On

ECONOMIA ITALIANA
31/08/2021

Pil da record, i prezzi si scaldano

L’Istat conferma la forza della ripresa dell’economia italiana che nel secondo trimestre non solo ha registrato un balzo del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 (un rimbalzo superiore a quello della Germania e della zona euro), ma anche una crescita del 2,7% rispetto al trimestre precedente che fa ben sperare per il resto dell’anno. In ripresa anche l’inflazione: 2,1% il dato su base annua

Cresce a due cifre il prodotto interno italiano mettendo a segno un +17,3% nel secondo trimestre 2021 rispetto all'anno precedente: più della Germania, del prodotto dell'area euro e al top dall'inizio delle rilevazioni storiche del 1995. Una crescita che deve però' essere confrontata con il record negativo del secondo trimestre 2020, quando la pandemia fece sentire i suoi effetti portando il Paese alla recessione più forte dalla seconda guerra mondiale. L'Istat conferma dunque la forte crescita. Ad aprile-giugno, rispetto al trimestre precedente, la crescita è stata del 2,7%, un'accelerazione che lascia ben sperare sul raggiungimento del target indicato dal governo: la crescita già acquisita nel 2021, e cioè quella che si avrebbe con variazioni pari a zero nei prossimi trimestri, è infatti del 4,7%. Ad un soffio dunque dal 5% ma neanche troppo lontana dal 6% che si inizia ad ipotizzare.
Intanto l'inflazione, sotto lo sguardo vigile della Bce, rialza la testa in agosto (anche per il carrello della spesa italiano: +0,8% annuo) trainata dai prodotti energetici: nella zona euro, secondo la stima flash di Eurostat, il tasso (indice IPCA) è salito al 3% ad agosto, in aumento dal 2,2% di luglio. A pesare soprattutto l'energia (15,4%). E anche in Italia la crescita dei prezzi è forte: l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi segna un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,9%del mese precedente), rileva l'Istat sottolineando che il livello è top dal gennaio 2013. Una situazione, quella della crescita dei prezzi oltre la 'soglia psicologica' del 2%, tenuta in costante osservazione dalla Bce, che mostra però un atteggiamento 'attendista' che al momento esclude un aumento del costo del denaro. Questo anche perché attualmente più che per la corsa dei prezzi l'Eurotower appare preoccupata per la ripresa che potrebbe essere intralciata proprio mentre scalda i motori. I mercati però, a fasi alterne, sono in tensione sull'ipotesi di una riduzione anticipata del programma di acquisti. E infatti il governatore della banca centrale austriaca Robert Holzmann, componente del consiglio direttivo della Bce (che si riunirà la prossima settimana), dice che “bisognerebbe iniziare a pensare a come ridurre i programmi speciali” varati contro la crisi pandemica. 
Tornando al Pil, bisognerà anche vedere come andrà la produzione dell'industria nei prossimi mesi. Produzione che intanto (fonte Istat) deve fare i conti, oltre che con la carenza di materie prime anche con la relativa fiammata dei prezzi: a luglio 2021 i prezzi alla produzione dell'industria aumentano del 2,1% su base mensile e del 10,4% su base annua. Ma il dato complessivo di quella che Istat indica come  “crescita sostenuta” è intanto incoraggiante e trainato dai consumi delle famiglie, anche se i redditi restano sostanzialmente al palo: la spesa delle famiglie sul territorio ha registrato un incremento nel secondo trimestre dell'anno, in termini congiunturali, del 5,2%. Per quanto riguarda gli investimenti la ripresa è stata determinata dalla spesa per impianti, macchinari e armamenti cresciuta in misura pari al 2,8%, con la componente dei mezzi di trasporto cresciuta del 3,3%.
 

Autore: ANSA