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TRANSIZIONE ENERGETICA
07/10/2021

Eni prepara l’Ipo per retail & rinnovabili

Il colosso energetico ha deciso di scorporare il business al dettaglio e la produzione di energia rinnovabile creando una nuova società che arriverà in Borsa in seguito all’Ipo prevista nel corso del 2022. L’ad di Eni, Claudio Descalzi, sottolinea che l’obiettivo del gruppo è “diventare leader nella produzione e commercializzazione di prodotti completamente decarbonizzati”

Eni ha deciso: scorpora il business che integra la vendita di gas&luce al dettaglio e la produzione di energia da fonti rinnovabili (Eni R&R) e avvia l'iter di offerta pubblica iniziale (Ipo) e quotazione azionaria per dar vita a una nuova società di cui manterrà la partecipazione di maggioranza. Obiettivo, spiega l'Ad Claudio Descalzi è “diventare leader nella produzione e commercializzazione di prodotti completamente decarbonizzati e questa Ipo è un passo importante” verso il target. Il gruppo è impegnato a raggiungere zero emissioni nette al 2050. Eni punta a completare la quotazione nel corso del 2022, in base alle condizioni di mercato.
Il colosso energetico aveva annunciato nell'aprile scorso l'avvio di un progetto strategico per definire il piano industriale e finanziario del retail gas&power e rinnovabili. E' stata scelta la quotazione, rispetto alla cessione di una quota minoritaria della nuova unità, e ora è arrivato il disco verde dal consiglio di amministrazione, riunito sotto la presidenza di Lucia Calvosa. L'Ipo, spiega la società, è stata valutata “come la migliore soluzione per massimizzare il valore di questo business, unico nel suo modello e parte del  più  ampio impegno di Eni a creare valore attraverso la transizione energetica e a raggiungere le zero emissioni nette. La quotazione supporterà Eni nella crescita dei business retail e rinnovabili, e fornirà agli investitori una maggiore visibilità sul loro valore”.
L'unione tra retail e rinnovabili, precisa Descalzi, “rappresenta un business di eccezione, che mette insieme la nostra crescente capacità in termini di energia rinnovabile e la nostra sempre più ampia base clienti, con un posizionamento unico in grado di cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica. L'Ipo ci consentirà di liberare significativo valore”. Eni R&R sarà indipendente dal punto di vista finanziario e avrà un proprio bilancio e un proprio rating creditizio, spiega il gruppo, che le permetterà di accedere al debito a costi competitivi per finanziare la crescita. Dall'annuncio del progetto strategico, Eni “ha integrato retail e rinnovabili, ampliato e de-rischiato il proprio portafoglio di rinnovabili attraverso le acquisizioni, e posizionato Eni R&R come secondo operatore italiano dei punti di ricarica per le auto elettriche. Eni R&R è in linea con l'obiettivo di sviluppare oltre 6 Gw di capacità rinnovabile entro il 2025 e oltre 15 Gw entro il 2030, con una base clienti destinata a crescere dai 10 milioni attuali a oltre 15 milioni nello stesso arco di tempo e un network di infrastrutture di punti di ricarica per la mobilità elettrica che è previsto crescere da 5.000 a oltre  30.000 al 2030.
L'Ebitda di Eni R&R è atteso in crescita dai circa 0,6 miliardi di euro previsti nel 2021 a 1,2 miliardi di euro nel 2025. La combinazione tra produzione da rinnovabili e business retail è in grado di creare significative sinergie di costi, di stabilizzare i flussi di cassa grazie alla combinazione tra generazione di energia e vendite retail, e di creare opportunità legate alla fornitura di elettricità rinnovabile e servizi ai clienti, incrementando i ritorni sul capitale. Eni fornirà ulteriori approfondimenti sull'iniziativa, incluso il nome della nuova società, durante il capital markets day,  programmato per il 22 novembre prossimo. 

Autore: ANSA