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AGENZIE DI RATING
24/02/2021

Moody’s promuove il governo Draghi

L’agenzia di rating statunitense ritiene che il neo-premier sia una garanzia sull’uso efficace delle risorse del Recovery fund, però taglia le stime di crescita dell’Italia al 3,7% nel 2021, contro la precedente previsione del +5,6%. Per il 2022 previsto un Pil in crescita del 4,1%. Del resto, la ripresa in Europa “sarà lenta e disomogenea” anche a causa della pandemia 

Il governo Draghi è una sorta di garanzia per l'utilizzo efficace dei 209 miliardi che l'Italia riceverà dal Recovery Fund europeo entro il 2026. Lo prevede Moody's nel suo rapporto sulle economie G20, in cui ha però tagliato le previsioni di crescita del Pil italiano quest'anno da +5,6% a +3,7%, motivando le nuove stime con “le limitazioni alla mobilità e alle attività economiche” ancora in vigore. La stima sul 2022 è di una crescita del 4,1%. I fondi europei che arriveranno, spiegano gli analisti, “potrebbero rafforzare le prospettive di crescita del Paese se diretti e utilizzati efficacemente per infrastrutture pubbliche e altre spese a favore della crescita. L'inaugurazione di un governo trasversale di larghe intese del primo ministro Mario Draghi aumenta la probabilità che ciò accada”. I fondi in arrivo dall'Europa ammontano, tra Recovery Fund e React Eu a circa 209 miliardi, anche se il Pnrr presentato dal governo Conte ammontava a 223,9 miliardi. La differenza di circa 14 miliardi - che secondo il Servizio di Bilancio del Parlamento risulta non del tutto coperta - era legata da un lato all'effetto leva che poteva ridurre l'impatto in termini di indebitamento netto e dall'altro alla verifica del cronoprogramma dei progetti e al confronto con la Commissione europea sulla loro ammissibilità che potrebbe determinare una riduzione dell'ammontare di risorse autorizzato. Sulla nuova bozza del Piano, che dovrebbe però essere ulteriormente rivisto dal nuovo governo, il Parlamento si esprimerà alla fine di marzo, la Camera il 30.
A livello globale, le economie del G20 torneranno a crescere nel 2021, ma “la ripresa non sarà uniforme”. Secondo il rapporto di Moody's continua a pesare il Covid 19 e le sue varianti, così “il livello di incertezza e la forza della ripresa economica varieranno nei Paesi”. A giocare un ruolo chiave saranno le politiche fiscali e monetarie, così come la gestione della pandemia. E in vista del G20 dei ministri finanziari e dei governatori della banche centrali, il Fondo Monetario Internazionale in un documento sottolinea che “l'incertezza che pesa sull'outlook è elevata, soprattutto per quanto riguarda la lotta contro la pandemia e " seconda della strada del virus, la crescita potrebbe sorprendere in tutte le direzioni”, per cui “la produzione e la distribuzione di vaccini su scala globale sono essenziali per mettere fine alla sofferenza umana, limitare i rischi di mutazioni pericolose del virus e promuovere una crescita globale forte e resiliente”. Inoltre, “progressi più veloci nel mettere fine alla crisi sanitaria aumenterebbero il reddito globale cumulativo di 9.000 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025 e questo andrebbe a beneficio di tutti i Paesi”, ha affermato il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, invitando alla collaborazione.
Tornando al rapporto di Moody's, l'agenzia prevede che “il Pil reale in tutti i paesi del G20 cresca rispetto allo scorso anno, ma alcuni Paesi impiegheranno più tempo di altri per tornare a pieno regime e il Pil non tornerà ai livelli del 2019 prima del 2022". Le economie del G20 cresceranno “del 5,3% nel 2021 e del 4,5% nel 2022, dopo una contrazione del 3,3% nel 2020”. Quanto all'area euro, la ripresa economica sarà “lenta e disomogenea”, con una crescita del Pil del 3,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022, dopo la contrazione del 7,1% del 2020, come da attese. 
Il perseguimento di una “politica fiscale e monetaria espansiva” e un “buon accesso al credito per famiglie e imprese, continuerà a sostenere la ripresa economica nel 2021”. Tuttavia, i tassi di crescita varieranno all'interno dell'area euro e molto dipenderà dagli sviluppi della pandemia, compresa la disponibilità e la distribuzione dei vaccini. 
 

Autore: ANSA