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MATRICOLE
16/11/2021

Fate spazio, arriva Ariston

Si tratta dell’Ipo di maggiori dimensioni sulla piazza milanese dopo quella di Nexi. La società della famiglia Merloni potrebbe essere valutata intorno ai 3,9 miliardi. L’offerta vale fino a 1 miliardo di euro, di cui 300 milioni serviranno a finanziare la crescita organica e le acquisizioni. Alla famiglia Merloni andranno fino a 700 milioni di euro. Previsto un flottante tra il 23 e il 26%

Ariston Group punta a strappare a Piazza Affari una valutazione fino a 3,9 miliardi di euro in quella che si prospetta come la più grande quotazione sul listino milanese dai tempi di Nexi. Il gruppo che produce caldaie, controllato dalla famiglia Merloni, ha reso noto il range di prezzo - tra i 10,25 e i 12 euro - a cui venderà le sue azioni e il calendario dell'offerta, che prevede il debutto in Borsa venerdì 26 novembre. La forchetta di prezzo attribuisce ad Ariston una valutazione tra i 3,375 e i 3,9 miliardi di euro “che - ha commentato il presidente esecutivo Paolo Merloni - riteniamo testimoni il percorso di successo del nostro gruppo fino ad ora, sulla base dei solidi fondamentali di mercato, del nostro profilo globale nel settore del riscaldamento e dell'acqua calda sanitaria, del nostro portafoglio di prodotti e servizi rinnovabili e ad alta efficienza, della nostra comprovata crescita organica e del nostro solido track record di M&A".
L'offerta, che si chiude il 24 novembre, si articola in un aumento di capitale da circa 300 milioni, con cui finanziare la crescita organica e le acquisizioni, e nella vendita fino a un massimo di 49 milioni di azioni da parte di Merloni Holding e Amaranta, a cui potrebbero aggiungersi altri 11 milioni di titoli in caso di esercizio dell'opzione di overallotment. La famiglia di Fabriano incasserà tra i 502 e i 588 milioni, che potrebbero superare quota 700 con l'overallotment. Il flottante, nel caso in cui il prezzo si attestasse a metà della forchetta, oscillerà tra il 23,23% e il 26,6%.
All'appuntamento con la Borsa, Ariston si presenta con conti in crescita: nei primi nove mesi dell'anno i ricavi sono saliti del 25% a 1,41 miliardi di euro, l'ebitda adjusted del 35% a 191 milioni e l'utile netto adjusted dell'88% a di 100 milioni. "Questa performance ci pone in una posizione molto solida in visione del quarto trimestre del 2021. Finora siamo riusciti a gestire bene la forte inflazione delle materie prime e le pressioni sulla catena di approvvigionamento globale, beneficiando della leva operativa e delle azioni di pricing", ha detto Merloni, che per assicurarsi il successo dell'Ipo ha schierato una nutrita pattuglia di banche: Mediobanca, Goldman Sachs, Intesa, Citigroup, Bnp Paribas, Bofa ed Equita. 
 

Autore: ANSA