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CURA DELLA PERSONA
12/02/2021

L’Oreal: “Per il settore beauty si prepara il boom”

Il colosso francese è convinto che la fine della pandemia porterà all’esplosione della voglia di bellezza. Lo dimostrano anche i dati cinesi sulle vendite di rossetti dopo la fine delle restrizioni. Il gruppo, che nel 2020 ha subito un leggero calo del fatturato (-4,1%) tornerà a crescere dal primo trimestre di quest’anno. L’e-commerce? “Arriverà al 50% delle vendite negli Usa”

L'uscita dalla pandemia porterà un'esplosione di voglia di bellezza, a partire dai prodotti dedicati alla persona. Tanto quanto nel Dopoguerra, quando sostanzialmente per la prima volta l'Occidente ha visto l'uso massiccio di belletti. Parola del ceo di L'Oreal, Jean-Paul Agon: “Come nei ruggenti Anni Venti, il dopo Covid sarà una festa del trucco e del profumo”. Lo ha detto nella conferenza finanziaria, il giorno dopo che il gruppo ha diffuso i conti 2020, portando ad esempio il fatto che in Cina con la fine delle restrizioni si sia registrato un nuovo boom per i rossetti. Facile da spiegare se si pensa all'obbligo o meno di indossare mascherine. Un ragionamento analogo a quello di molti analisti nell'indicare proprio nelle scarse possibilità e occasioni di uscire di casa, causa i lockdown e le norme restrittive in vari Paesi, il calo di vendite subito da settori quali abbigliamento e beauty.
L'attesa, come ha spiegato l'ad del gruppo è di una crescita del mercato del beauty nel 2021. “Non c'è motivo di credere che l'Oreal non dovrebbe crescere in questo primo trimestre” ha detto, prospettando un miglioramento più a lungo termine anche nella categoria del lusso. E tra le aree trainanti il vice-ceo, Nicolas Hieronimus, designato ceo con decorrenza da maggio 2021, ha segnalato la Cina, con la provincia di Hainan in particolare. Un Paese, proprio la Cina, che già ha sostenuto i conti nel 2020 e dove comunque “la spesa per la bellezza è molto più bassa rispetto al Giappone – ha sottolineato -. C'è spazio per crescere in Asia Pacifico”. 
Altro capitolo da guardare per il futuro è l'e-commerce, che l'anno scorso ha visto un +62%, facendo così arrivare il suo apporto al 26% delle vendite totali del gruppo. “Nel tempo – ha affermato Hieronimus - arriverà a rappresentare il 50% delle vendite negli Usa”, oltre a esprime la convinzione che “la categoria della cura della pelle, che nel 2020 ha rappresentato il 39,5% delle vendite totali, continuerà progressivamente a crescere”.
Per il 2020, intanto, il gruppo ha chiuso con dati superiori alle previsioni, col fatturato a 27,99 miliardi di euro (-4,1%), ma col quarto trimestre in crescita (+4,8%). Per l'anno l'utile operativo è stato di 5,2 miliardi di euro (-6,1% e pari al 18,6% delle vendite, una quota stabile sul 2019), con un dividendo proposto dal Cda a 4 euro (+3,9%). Arriva così da Goldman Sachs un'analisi che evidenzia i buoni risultati 2020 su vendite e margini, con il titolo che in Borsa a Parigi ha fatto segnare un rialzo del 3% a 318,3 euro. 

Autore: ANSA