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MERCATI AZIONARI
30/12/2020

2020 in chiaroscuro per le Borse

I listini europei chiudono l'anno in perdita, mentre i mercati statunitensi e asiatici mettono a segno un vero e proprio rally, trainati soprattutto dai titoli tecnologici (Nasdaq +43%,  Shenzhen +33%). Piazza Affari chiude a -5,2%, meglio di Parigi, Madrid e Londra, ma l'indice Star sale invece del 13,7%. A Milano si contano 377 società quotate per 607 miliardi di capitalizzazione

L'anno della pandemia da Covid-19 si chiude ed è tempo di bilanci per i mercati azionari globali. Le turbolenze di questi mesi hanno provocato una contrazione dei listini europei, mentre si è assistito a un vero e proprio rally negli Usa e sui mercati asiatici. Piazza Affari chiude il 2020 con una capitalizzazione che scende a 607 miliardi di euro per effetto del calo del 5,2% dell'indice principale Ftse Mib, ma non è la peggiore del Vecchio Continente, che complessivamente ha chiuso l'anno in deciso calo, con l'indice Eurostoxx50 in perdita del 4%. Londra ha ceduto addirittura il 12,3%, Madrid il 14,4% e Parigi il 6%. Chiudono l'anno in terreno positivo, invece, Francoforte (+3,8%) e Stoccolma (+6,7%)
A brindare per davvero è il Nasdaq, che ha registrato un rialzo del 43,4%, sovraperformando tutti i principali indici americani, pur positivi: l'S&P500 ha guadagnato il 15,3%, il Dow Jones il 6,3%. In Asia, Seul festeggia (+30,7%) con Tokyo (+16%), ma a volare è il listino cinese di Shenzhen (+32,8%), pieno di tecnologici, che fa meglio di Shanghai (+11,9%). 2020 in perdita, invece, per Hong Kong (-3,7%).
A Piazza Affari la capitalizzazione complessiva delle società quotate è pari al 37% del Pil, in calo rispetto all'anno scorso quando si era attestata a 655,6 miliardi. Mentre l'indice Ftse Italia All Share registra una contrazione del 5,3%, si registra una performance molto positiva del comparto delle Pmi, e in particolare l'indice Star che ha fatto registrare una crescita a doppia cifra: +13,7%. Attualmente sui mercati di Borsa Italiana si contano 377 società quotate. Le ammissioni sono state 24 di cui 22 Ipo che hanno raccolto 706 milioni di euro. Le società che si sono quotate hanno potuto continuare a "crescere e svilupparsi raccogliendo risorse attraverso il mercato dei capitali", afferma Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana. Nell'arco dell'ultimo decennio sì è assistito a una crescita rilevante delle società quotate e si è passati da 296 di fine 2009 a 377 a dicembre 2020. In particolar modo Aim Italia, il mercato per le Piccole e Medie Imprese, ha visto crescere il numero di società, da 5 di fine 2009 a 138 nel 2020.
Nel 2020 sono state portate a termine dodici Opa, per un controvalore di 1 miliardo di euro al netto delle operazioni su Ima, Nova Re e Techedge che si concluderanno a gennaio 2021. In crescita gli scambi di azioni, con una media giornaliera di 2,4 miliardi di euro (+9,6% rispetto all'anno 2019) superando i 346.000 contratti giornalieri (+35,8%). Complessivamente sono stati scambiati oltre 87 milioni di contratti e un controvalore di oltre 602 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 12 marzo con il record storico di 935.909 contratti scambiati e un controvalore che ha superato i 6 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo è stata l'azione più scambiata per controvalore (65,9 miliardi di euro), e in termini di contratti (circa 6 milioni). Il ruolo di Borsa Italiana è stato "fondamentale per supportare l'economia del nostro Paese attraverso mercati efficienti, liquidi e trasparenti", conclude Jerusalmi. 

Autore: ANSA