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REDDITO FISSO
23/12/2020

Italia: arriva il Green Bond, addio ai Ctz

Il Tesoro annuncia le nuove linee guida per il 2021 che contengono parecchie novità anche sul fronte emissioni. Il lancio del primo green bond è imminente, ma non è ancora deciso se sarà aperto ai risparmiatori. Ci saranno più Btp "short term" al posto dell'ormai obsoleto Ctz. Grazie agli acquisti Bce il Tesoro è riuscito ad abbassare il costo del debito, allungandone la vita media a sette anni

Si chiude l'anno delle emissioni record per fronteggiare la pandemia, si apre il 2021 con il lancio, ormai imminente, dei green bond e con l'addio ai Ctz. Con una costante, però, a fare da trait d'union, e cioè la presenza rassicurante della Bce che ha fatto scendere i tassi e, soprattutto, ha coperto, e continuerà a coprire, il fabbisogno aggiuntivo necessario per la crisi. E' Davide Iacovoni, il capo della direzione del Tesoro per il debito pubblico, ad annunciarlo con le nuove linee guida per l'anno che si apre, e che vedrà il Tesoro arricchire anche le opportunità per raccogliere liquidità, funzione finora riservata alle tradizionali operazioni di tesoreria 'Optes' svolte da Bankitalia: via XX Settembre  potrà operare direttamente sulla piattaforma Mts come controparte nei 'pronti contro termine', o repo, le aste in cui si riceve liquidità a fronte della garanzia di titoli: avrà più controparti e scadenze a disposizione.
Cambiamenti in vista sulle tipologie di emissioni, con l'addio, sempre nel 2021, ai titoli a cedola zero a due anni, i vecchi Ctz spiazzati da tassi che la Bce ha mandato sotto zero. "Continueremo - ha spiegato Iacovoni durante una conference call con la stampa - a garantire l'emissione passando a un nuovo strumento più flessibile e con cedola, il Btp short term, con scadenza fra i 18 e 30 mesi". Sempre nel 2021 ci sarà - ha spiegato Iacovoni - almeno una emissione Btp futura con scadenza non inferiore 8 anni. Anche se rimane alta l'attenzione del Tesoro verso i risparmiatori, per il Btp Italia, che non vede titoli in scadenza da rinnovare nel corso d'anno ed è penalizzato dalla bassa inflazione, "valuteremo ma non la diamo per certa". Nel 2021, soprattutto, arriverà il green bond, potenzialmente anche per i risparmiatori (si valuterà in corso d'anno). Da novembre il Tesoro lavora con un comitato interministeriale per individuare le spese finanziabili. E a seguito dei contatti con gli investitori si procederà alla prima emissione già nel primo trimestre 2021, tempistica giudicata "sufficiente per portare un'emissione di buon gradimento". Senza abbandonare le emissioni di debito in valuta estera, anche non in dollari, attraverso private placement. Nonostante un debito record (prossimo al 160% del Pil) e volumi anch'essi record durante lo shock pandemico con quasi 552 miliardi emessi nel 2021, il Tesoro ha potuto comunque abbassare il costo medio delle nuove emissioni (sotto lo 0,60% contro lo 0,93% del 2019 e dello stock di debito (circa il 2,40%), allungando la vita media a quasi sette anni: una strategia tesa a ridurre il rischio di rifinanziamento resa possibile dall'Eurosistema che, con gli acquisti di Bce e Bankitalia, ha coperto praticamente tutto il fabbisogno aggiuntivo dell'Italia, comprando oltre 210 miliardi nel 2020 e farà lo stesso nel 2021 dopo il rilancio del programma pandemico Pepp a dicembre: l'Upp si aspetta oltre 170 miliardi di acquisti e Iacovoni prevede una "copertura largamente maggioritaria" del fabbisogno netto aggiuntivo. Con l'aiuto ulteriore  delle risorse targate Ue della Resilience and Recovery Facility, che aiuteranno ad alleggerire le emissioni di 'carta' italiana.

Autore: ANSA