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CINA
10/09/2021

La stretta sui videogame manda KO l’hi-tech

Dopo il giro di vite sull’uso dei videogame da parte dei minori, le autorità di controllo convocano i colossi del settore e decretano lo stop all’approvazione di nuovi giochi, oltre a imporre un rigido controllo sui contenuti. A picco i titoli del settore (Tencent -8,4%, NetEase -11%). Giù anche i colossi Internet, sul timore degli investitori di nuovi interventi regolamentari di Pechino

I titoli tecnologici cinesi sono tornati sotto pressione con una seduta sull’ottovolante dopo l'ultima stretta di Pechino sui colossi dei videogame online, all'indomani della convocazione dei loro vertici da parte delle autorità centrali, che vogliono imporre alle piattaforme una “gestione rigorosa” e un rigido controllo dei contenuti per impedire la diffusione di “valori sbagliati” e “proteggere la salute fisica e mentale dei minori”. Tencent e NetEase, i due player principali del comparto, hanno lasciato sul floor, rispettivamente, l'8,48% e l'11,03%. A pagare un prezzo pesante, scontando i timori degli investitori per ulteriori manovre regolamentari sul settore tecnologico e sui colossi internet, sono stati anche Alibaba (-5,79%), Meituan (-4,75%) e Xiaomi (-3,67%).
La convocazione, che fa seguito alle recenti restrizioni sull'uso dei videogame per i minori di 18 anni a non più di 3 ore settimanali, è maturata su iniziativa concertata dei funzionari del Dipartimento centrale della Propaganda del Partito comunista, dell'Amministrazione Nazionale per la Stampa e le Pubblicazioni, della Cyberspace Administration of China e del ministero della Cultura e del Turismo. Alle società è stato chiesto di “innalzare le loro posizioni politiche, rafforzare le loro responsabilità e avere una profonda comprensione dell’importanza e urgenza di una gestione rigorosa, impedendo ai minori di dedicarsi ai giochi online e attuando i requisiti pertinenti per la protezione efficace della salute fisica e mentale dei minori”. In più, nel corso della giornata, sono emersi altri dettagli dell'incontro, tra cui quello non secondario della sospensione “in via temporanea” dell'approvazione dei nuovi videogame, in quello che è un duro colpo alle società del settore e, più in generale, al comparto tecnologico, con nuovi scenari di incertezza. Secondo quanto ha riportato il South China Morning Post, citando fonti vicine al dossier, la decisione sarebbe stata rivelata proprio nel confronto tenuto a Pechino e concentratosi sulle restrizioni per i minori e sul controllo dei contenuti. In sostanza, hanno spiegato le fonti al quotidiano di Hong Kong, la mossa delle autorità ha il chiaro significato che “tutto è in sospeso” e che non ci saranno nuove approvazioni “per un po' di tempo” perché la priorità, al momento, è quella di “ridurre il numero di nuovi videogiochi” nel Paese, arrivando a una semplificazione dei contenuti e soprattutto a un “chiaro quadro regolamentare” al riparo da distorsioni e a tutela della “salute fisica e mentale dei minori”. 
 

Autore: ANSA