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AUTOMOTIVE
04/10/2021

Volvo pronta a sbarcare in Borsa

Il gruppo svedese di proprietà della cinese Geely si quoterà entro l’anno a Stoccolma con un’Ipo che punta a raccogliere circa 25 miliardi di euro. La società è in forte crescita e ha progetti ambiziosi, tra cui lo sviluppo del canale di vendita online. La controllata Polestar, che produce auto esclusivamente elettriche, si prepara invece ad approdare al Nasdaq attraverso una Spac

Le auto di Volvo Cars sfrecciano verso la Borsa di Stoccolma, dove approderanno entro la fine di quest'anno con l'obiettivo di strappare, secondo il Financial Times, una valutazione superiore ai 30 miliardi di dollari (25,8 miliardi di euro). L'annuncio della quotazione è stato fatto dal produttore svedese, fondato nel 1927 a Goteborg e dal 2010 di proprietà del gruppo cinese Geely, che l'ha rilevato per 1,8 miliardi di dollari, una piccola frazione della sua possibile valutazione. Con l'Ipo, il gruppo svedese punta a raccogliere 25 miliardi di corone (2,5 miliardi di euro), risorse che serviranno a finanziare il suo piano di trasformazione, tra i più ambiziosi nell'industria automobilistica, con l'obiettivo di produrre veicoli esclusivamente elettrici a partire dal 2030 e di sviluppare i canali di distribuzione diretta, in particolare l'online. “Abbiamo sostenuto la trasformazione e la crescita di questo iconico marchio svedese durante un periodo di cambiamenti senza precedenti nella nostra industria. Nel corso dell'ultimo decennio Volvo è diventata uno dei produttori di auto in più rapida crescita. Continueremo a sostenere Volvo Cars come azionista di maggioranza”, ha dichiarato Eric Li, presidente di Volvo Cars e azionista di controllo di Geely, che nell'ambito della quotazione monetizzerà parte della propria quota.
L'approdo in Borsa punta a capitalizzare, da un lato, l'aumento delle vendite del gruppo svedese, che ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con una crescita del 17,6% delle immatricolazioni, salite a 530.649 unità, nonostante il calo del 30% di settembre dovuto alla carenza di componenti. Dall'altro a valorizzare la quotazione di Polestar, il produttore di auto esclusivamente elettriche fondato nel 2017 da Volvo e Geely, di cui a fine settembre è stata avviato il processo di quotazione sul Nasdaq di New York attraverso una spac. A Polestar è stato attribuito un enterprise value di 20 miliardi di dollari, valore analogo a quello di Volvo al netto della quota del 50% che detiene in Polestar. Attualmente Polestar produce due modelli e nel 2020 ha venduto solo 10 mila auto, a fronte delle 662 mila immatricolate da Volvo lo scorso anno, ma punta a commercializzare altri tre modelli entro il 2024 e a immatricolare 290 mila auto all'anno entro il 2025.
“La decisione di procedere con l'Ipo rafforzerà il nostro brand e accelererà la nostra strategia di trasformazione verso la piena elettrificazione, una relazione diretta con il cliente e un livello ulteriore di sicurezza, così da consentire a Volvo di conseguire una continua crescita dei volumi, dei ricavi e della profittabilità”, ha dichiarato il ceo Hakan Samuelsson. Tradotto in numeri: vendita di 1,2 milioni di auto nel 2025, di cui il 50% elettriche e il 50% attraverso il canale online, con un margine di ebit (risultato operativo) pari all'8-10% dei ricavi. 
 

Autore: ANSA