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1 ore fa

Consumi USA, Goldman Sachs è ottimista per il 2026 con la spinta fiscale

(Teleborsa) - La spesa al consumo è cresciuta a un ritmo sostenuto del 3,5% nel terzo trimestre del 2025 negli Stati Uniti, ma è probabile che cresca a un ritmo più moderato del 2,2% nel 2025 (su base Q4/Q4). Lo scrive Goldman Sachs in una nota sul tema, spiegando che "pur essendo solida, questa crescita rappresenta un rallentamento rispetto allo scorso anno, dovuto principalmente alla più lenta crescita del reddito reale in un anno in cui l'occupazione ha rallentato e i moderati aumenti tariffari dei prezzi dei beni legati ai dazi hanno mantenuto elevata l'inflazione". Guardando al 2026, questi due fattori negativi "dovrebbero gradualmente attenuarsi e i tagli fiscali inclusi nella legge fiscale di quest'anno dovrebbero dare una spinta al potere d'acquisto delle famiglie, mantenendo la crescita dei consumi a un ritmo sostenuto", viene sottolineato.Goldman Sachs prevede che la crescita dell'occupazione rimbalzerà dal recente ritmo di 32.000 dollari al mese a 70.000 nel 2026, poiché la riduzione del peso dei dazi e la spinta fiscale alimenteranno una più ampia ripresa della crescita del PIL. L'inflazione dovrebbe inoltre diminuire leggermente più della crescita salariale il prossimo anno, poiché la trasmissione dei dazi ai prezzi al consumo si attenuerà, con conseguente lieve aumento della crescita dei salari reali. Questi due fattori combinati dovrebbero determinare una solida crescita del reddito da lavoro reale del 2,3% nel 2026, in aumento rispetto a circa l'1,9% nel 2025, fornendo una solida base perla crescita dei consumi.Goldman Sachs vede due importanti rischi al ribasso per la spesa il prossimo anno. In primo luogo, uno dei presupposti chiave alla base delle previsioni è che il mercato del lavoro finirà per stabilizzarsi a seguito di una più ampia ripresa della crescita del PIL, ma c'è anche il rischio che un mercato del lavoro debole continui invece a frenare la crescita del reddito e della spesa. In secondo luogo, un calo dei prezzi delle azioni o di altri asset a causa delle elevate valutazioni potrebbe invece trasformare l'effetto ricchezza in un freno alla spesa.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash)
Fonte: Teleborsa