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Economia
38 minuti fa
Meloni: "L'Italia sarà porta di accesso del Golfo all'Europa"
(Teleborsa) - "L'Italia può e sarà per il Golfo la porta d'accesso all'Europa, dando un impulso ancora più forte a una cooperazione economica che oggi vale 35 miliardi di dollari l'anno, ma che non esprime ancora il vero potenziale della nostra relazione". È quanto ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo a Manama, in Bahrein. "Esiste un grande margine di sviluppo, attingendo a una caratteristica tipica del nostro modo di concepire la partnership con altre nazioni. Il sistema italiano – ha aggiunto la premier – non si limita a esportare "prodotti finiti" ma "offre ai suoi partner e ai loro piani di crescita e sviluppo strumenti finanziari, know-how, competenze industriali e capacità tecnologiche nei settori più avanzati. Perché il sistema italiano interpreta il concetto di cooperazione nel suo significato originario. La vera cooperazione non prevede un soggetto attivo e uno passivo, uno che compra e uno che vende, per esempio. Implica sempre qualcosa costruito insieme, qualcosa di nuovo che nasce da questo lavoro congiunto. E attraverso questa cooperazione rafforzata che voglio costruire, Italia, Europa, Paesi del Golfo, ma anche Nord Africa e Medio Oriente, possono lavorare insieme per dare vita a qualcosa di nuovo, al fine di costruire uno spazio geopolitico sempre più sicuro, stabile e prospero. Ciò è ancora più importante nell'area del Golfo, che presidia rotte cruciali e esposte a rischi e tensioni derivanti dall'instabilità del Medio Oriente"."Il nostro obiettivo – ha spiegato Meloni ribadendo la proposta di un nuovo formato Ccg-Med – deve essere la costruzione di una piattaforma operativa comune, concentrandoci sulle sfide in cui possiamo fare la differenza insieme. E la prima di queste sfide risiede nello sviluppo di interconnessioni economiche, sempre più decisive nello scenario economico globalizzato e altamente innovativo che stiamo vivendo". La premier ha citato l'India-Middle East Corridor, "il progetto infrastrutturale ed economico per collegare le principali città portuali dell'India, del Medio Oriente e dell'Europa, consentendo l'interconnessione con gli Stati Uniti" che "permetterebbe alle nostre economie e alle nostre imprese di sprigionare un potenziale enorme". In questa iniziativa, peraltro, "l'Italia intende giocare un ruolo di primo piano, contando ad esempio su un hub cruciale come Trieste, il porto più a nord del Mediterraneo e lo storico accesso marittimo ai Balcani e al resto dell'Europa centrale e orientale". "Ugualmente strategico – ha sottolineato Meloni – è il dominio della connessione digitale, in un momento in cui i dati stanno diventando sempre più il nuovo carburante delle nostre società. Uno dei principali progetti che ci coinvolge è la costruzione del Blue Raman Cable, la dorsale marittima per collegare l'Europa all'India attraverso l'Italia, il Mediterraneo e la Penisola Arabica. Un'infrastruttura che riteniamo essenziale per soddisfare la crescente domanda di connettività, legata anche al travolgente sviluppo dell'intelligenza artificiale". "Vogliamo porre le basi di una nuova diplomazia energetica per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra Europa, Africa, Italia e Golfo, e offrire opportunità decisive per il successo della transizione – è il messaggio lanciato dalla presidente del Consiglio –. La neutralità tecnologica è il principio che deve guidare il nostro pensiero per costruire un mix di tutte le tecnologie disponibili e di quelle su cui ricerca e innovazione stanno lavorando. Su questo tema, la mia idea è che l'approccio debba essere più pragmatico e meno ideologico"."L'Italia è una nazione dal cuore antico, con uno sguardo rivolto al futuro, capace di affascinare il mondo con la propria identità e di cercare di svolgere un ruolo da protagonista sulla scena europea e internazionale. Abbiamo bisogno di un dialogo più strutturato, capace di portare a una cooperazione rafforzata, se vogliamo – ha detto Meloni – che tutti noi possiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dalla nostra centralità geopolitica. Per questo motivo, se l'idea vi piace, vorrei lavorare con voi a un GCC-Med Summit che, ovviamente, sono pronta a ospitare in Italia, una nazione storicamente e geograficamente al centro di questi spazi, per creare questo nuovo e ambizioso formato di dialogo tra le nazioni del Golfo e del Mediterraneo. Un formato – ha sottolineato – che non intende competere con altre iniziative o forum internazionali né porsi come alternativa ad essi, ma che sappia invece lavorare su complementarità, sinergie e punti di forza reciproci".Al centro dell'intervento della presidente del Consiglio anche la questione del nucleare iraniano. "L'Iran ha ripetutamente dichiarato di non voler ottenere l'arma nucleare e, se ciò è vero - e voglio credere che lo sia - raggiungere al più presto un accordo esigente e credibile è essenziale, con il pieno coinvolgimento dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, per rassicurare la comunità internazionale sulla natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo a Manama, in Bahrein. "Come in passato, quando abbiamo ospitato due round negoziali tra Iran e Stati Uniti, l'Italia è pronta a offrire ogni contributo utile per riavviare un processo diplomatico e lavorare con tutti, Iran, Stati Uniti, le nazioni qui presenti, per raggiungere questo obiettivo condiviso". Meloni ha poi rivolto lo sguardo al complesso scenario geopolitico con un focus sulla situazione a Gaza. "Il piano presentato dal presidente Trump offre una reale possibilità di costruire un quadro stabile e duraturo di pace e sicurezza. Sappiamo bene quanto fragile sia la tregua e quanto lavoro sarà necessario per trasformare questa opportunità in una realtà di lungo periodo – ha detto la presidente del Consiglio –. Sappiamo tutti che questa proposta di pace è un'opportunità che potrebbe non ripetersi, ed è per questo che l'Italia intende sostenerla con decisione". "Siamo tutti impegnati – ha aggiunto – a sostenere e coltivare l'unità d'intenti dimostrata dalla comunità internazionale a Sharm el-Sheikh, raggiungendo un livello inusuale di condivisione e partecipazione. L'Italia sta facendo la sua parte, sia formando le forze di sicurezza palestinesi sia fornendo il pacchetto di aiuti per la loro conferenza di ricostruzione". Per contrastare "terrorismo ed estremismo – ha sottolineato Meloni – dobbiamo continuare a lavorare con tutti gli strumenti a nostra disposizione, finanziari, militari, giudiziari. Abbiamo ottenuto risultati notevoli insieme, ma siamo tutti consapevoli che possiamo e dobbiamo fare molto di più. Le relazioni tra l'Europa e le nazioni del Golfo stanno attraversando una fase molto positiva, fondata su un dialogo politico proficuo e solide relazioni commerciali. Questo ci consente di parlarci anche delle crescenti tensioni in Europa legate a episodi di radicalismo islamico. In diversi contesti europei assistiamo sempre più al fenomeno del separatismo islamico, ovvero alla mancata accettazione, da parte di alcune comunità islamiche, delle leggi e delle consuetudini delle nazioni europee. Ciò genera tensioni che rischiano di minare la coesione sociale e alimentare l'ostilità verso le minoranze musulmane in tutta Europa". Riguardo all'Ucraina – nel punto stampa la termine della missione in Bahrein – Meloni ha ricordato che "la possibilità di inviare aiuti all'Ucraina scade il 31 dicembre" assicurando che un "decreto ci sarà. Aiuteremo l'Ucraina – ha aggiunto – a difendersi dall'aggressore, c'è più di un Cdm che lo consente".Dalla premier anche un commento alle discusse parole dell'ammiraglio, Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare Nato. "È una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole" evitando "quello che può far surriscaldare gli animi. L'ammiraglio Cavo Dragone – ha detto Meloni – stava parlando di cybersicurezza. Io l'ho letta così: la Nato è un'organizzazione difensiva, oltre a difenderci dobbiamo fare anche meglio prevenzione. Attenzione anche a come si leggono parole che bisogna anche essere molto attenti a pronunciare".
Fonte: Teleborsa