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48 minuti fa

Telco per l'Italia – Winter Edition: l'AI spinge il settore verso un nuovo modello di rete

(Teleborsa) - Si è svolta ieri a Roma la Winter Edition di Telco per l’Italia, un appuntamento che ha restituito un’immagine chiara di quanto l’intelligenza artificiale stia accelerando la trasformazione del comparto delle telecomunicazioni. Nel corso della giornata, tra confronti tecnici e visioni strategiche, è emerso come l’AI stia ormai ridisegnando processi, servizi e soprattutto il ruolo stesso delle reti.La transizione digitale, è stato ribadito più volte, richiede un’infrastruttura capace di sostenere volumi di dati in crescita costante e applicazioni sempre più distribuite. L’idea che la rete debba evolvere da semplice mezzo di trasporto a piattaforma di servizio ha attraversato molti degli interventi. Un cambio di prospettiva che porta con sé anche una revisione della catena del valore, come discusso nella tavola rotonda dedicata al tema Beyond the network.In questo contesto è intervenuto anche Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber, che ha richiamato l’attenzione su un punto destinato a diventare cruciale per l’intero settore: la necessità di passare da un modello centralizzato a un modello pienamente decentralizzato.Secondo Grassi, la mole di dati generata dalle applicazioni di AI impone di avvicinare l’elaborazione al punto d’uso, superando l’idea di un sistema di telecomunicazioni centrato su pochi nodi. "Solo una rete in fibra ottica simmetrica può garantire latenza minima e sicurezza in uno scenario in cui il traffico cresce in modo esponenziale", ha osservato, ricordando che la promessa dell’AI arriverà davvero a compimento solo se sostenuta da infrastrutture adeguate.Il tema non è solo tecnico. Nel corso dei lavori Grassi ha richiamato più volte la questione della legacy di rete, definendo ormai improcrastinabile il superamento del rame. "Le nuove applicazioni, soprattutto quelle basate su intelligenza artificiale, richiedono un sistema distribuito in fibra. Non possiamo continuare a stratificare servizi e reti di generazioni diverse", ha spiegato, sottolineando come il ritardo nell’abbandono delle tecnologie obsolete rischi di rallentare l’intero ecosistema digitale del Paese.Un punto, questo, collegato anche alla situazione attuale del mercato: l’Italia dispone ormai di una copertura FTTH vicina alla media europea, ma l’adozione resta bassa. Per Grassi la soluzione è chiara: "Serve avviare uno switch off del rame per stimolare la migrazione verso la fibra. Se vogliamo essere protagonisti della rivoluzione tecnologica e non subirla, dobbiamo accelerare".Nel suo intervento il dirigente ha ricordato anche la dimensione dell'infrastruttura sviluppata da Open Fiber: 160 mila chilometri di rete e 34 milioni di chilometri di fibra posata, una quantità sufficiente "a compiere circa 850 volte il giro della Terra". Una rete che l’azienda definisce as a service, aperta e neutrale, pensata per abilitare edge data center distribuiti e servizi digitali di nuova generazione.Dalla giornata di ieri è emersa dunque una consapevolezza diffusa: l’intelligenza artificiale non sarà soltanto un fattore di innovazione, ma il catalizzatore di un ripensamento complessivo delle infrastrutture e dei modelli di servizio. La Winter Edition di Telco per l’Italia ha restituito l’immagine di un settore in movimento, determinato a costruire una rete all’altezza delle sfide che si profilano. E, come indicato da più parti, la fibra ottica sembra destinata a esserne l’ossatura portante.
Fonte: Teleborsa