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2 ore fa
Sabaf, utile terzo trimestre sale a 2,5 milioni di euro. Ricavi -1,6%
(Teleborsa) - Sabaf, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di componenti per elettrodomestici, ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ricavi di vendita normalizzati pari a 68,1 milioni di euro, inferiori dell'1,6% rispetto al terzo trimestre 2024 (+0,3% a parità di tassi di cambio). Nel periodo la domanda è rimasta sostanzialmente stabile, sebbene ancora su livelli contenuti. Le vendite hanno continuato a crescere in Nord America (+8,3%), Sud America (+3,2%) ed Europa (+2,8%), spinte dal contributo crescente dei progetti avviati con alcuni clienti di rilievo, che garantiranno ulteriori progressi nei prossimi mesi. Le aree geografiche più deboli sono state la Turchia, con vendite a 15,9 milioni di euro (-12,5%) e l'Africa e Medioriente.L'EBITDA normalizzato del terzo trimestre è stato di 10 milioni di euro (14,7% del fatturato), in crescita dell'8,6% rispetto ai 9,2 milioni di euro (13,3%) del terzo trimestre del 2024. Il miglioramento della redditività è stato raggiunto attraverso misure di contenimento dei costi e favorito dal deprezzamento della lira turca. Il reddito operativo (EBIT) normalizzato è stato di 5 milioni di euro (7,4%), superiore del 12,8% rispetto ai 4,5 milioni di euro del terzo trimestre 2024 (6,4%). L'utile netto normalizzato del periodo di pertinenza del Gruppo è stato di 2,5 milioni di euro (2,4 milioni di euro nel terzo trimestre 2024)Nei primi nove mesi del 2025 Sabaf ha conseguito ricavi di vendita normalizzati pari a 213,8 milioni di euro, superiori dello 0,7% rispetto ai primi nove mesi 2024 (+1,6% a parità di cambi). L'EBITDA normalizzato è stato di 31,3 milioni di euro (14,7% delle vendite), in calo del 2,5% rispetto ai 32,1 milioni di euro (15,1%) dei primi nove mesi 2024. L'EBIT normalizzato è stato di 16,1 milioni di euro (7,5%), inferiore del 10,3% ai 18 milioni di euro (8,5%) dei primi nove mesi 2024. L'utile netto normalizzato del periodo si attesta a 9,2 milioni di euro, rispetto ai 12,6 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2024. L'utile netto del 2025 risente di maggiori costi non operativi per 2,6 milioni di euro, relativi all'aumento del valore dell'opzione di vendita concessa ai soci di minoranza di MEC (società statunitense di cui il Gruppo ha acquisito il 51% nel 2023). In particolare, a seguito del significativo miglioramento delle performance di MEC, al 30 settembre 2025 è stato adeguato il valore dell'opzione, il cui prezzo è correlato ai risultati della controllata nei due anni precedenti l'esercizio, rilevando oneri finanziari per 4,1 milioni di euro e proventi su cambi per 1,5 milioni di euro."Nel terzo trimestre il Gruppo ha registrato un miglioramento della redditività operativa rispetto al medesimo periodo del 2024, confermando la solidità del modello di business e la capacità di conseguire risultati positivi anche in un contesto macroeconomico complesso - ha detto l'AD Pietro Iotti - In tale scenario, il Gruppo continua ad aumentare le quote di mercato nei segmenti di riferimento, grazie a diversificazione dell'offerta, lancio di nuovi prodotti e accordi commerciali con alcuni dei principali operatori del settore. Proseguono inoltre lo sviluppo organico di progetti strategici e la ricerca di opportunità di crescita per linee esterne, in coerenza con il track-record positivo delle precedenti operazioni. Alla luce dell'attuale portafoglio ordini, il Gruppo prevede per l'esercizio in corso una moderata crescita dei ricavi rispetto all'anno precedente".Nei primi nove mesi 2025 la gestione operativa ha generato flussi finanziari per 20 milioni di euro e il free cash flow è stato positivo per 5,3 milioni di euro. Gli investimenti netti del terzo trimestre 2025 sono stati pari a 2,7 milioni di euro. Il totale degli investimenti dei primi nove mesi 2025 è di 14,8 milioni di euro, di cui 2,7 milioni di euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico (9,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2024). Per l'intero 2025 il Gruppo prevede di investire circa 18 milioni di euro. Al 30 settembre 2025 l'indebitamento finanziario netto si è attestato a 83,8 milioni di euro (77 milioni di euro al 30 settembre 2024 e 73,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024), a fronte di un patrimonio netto consolidato di 158,6 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2025 include per 14 milioni di euro la passività finanziaria relativa all'opzione put di MEC e per 5,6 milioni di euro le passività finanziarie iscritte ai sensi dell'IFRS 16 (5,3 milioni di euro relativi a leasing operativi e 0,3 milioni di euro relativi a leasing finanziari).Nel quarto trimestre si conferma l'andamento recentemente comunicato, caratterizzato da una domanda stabile e volumi che si mantengono su livelli inferiori alle medie storiche (circa -10%), in un contesto ancora influenzato dalle dinamiche politiche e macroeconomiche internazionali.
Fonte: Teleborsa