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1 ore fa

BTP, continua a crescere la quota in mano agli investitori esteri. Sempre buona la liquidità

(Teleborsa) - Nella prima metà del 2025 è proseguita la crescita (iniziata nel 2023) della quota di titoli di Stato italiani detenuta da investitori esteri; la quota si colloca tuttavia su livelli inferiori a quelli registrati nei principali paesi dell'area dell'euro. La percentuale detenuta dalle famiglie è rimasta sostanzialmente in linea con i livelli osservati nel 2024, così come quella delle banche; si sono invece ridotte quella delle assicurazioni e quelle detenute dalla Banca d'Italia e dall'Eurosistema nel loro insieme. Lo si legge nel Rapporto di Stabilità Finanziaria semestrale pubblicato oggi dalla Banca d'Italia.Sul mercato primario dei titoli di Stato l'attività di collocamento è proseguita in modo regolare, con quantitativi in aumento nel comparto a medio e a lungo termine; hanno contribuito due nuove emissioni collocate direttamente agli investitori al dettaglio (il BTP Italia a giugno e il BTP Valore in ottobre).Rispetto ad aprile, i rendimenti medi all'emissione dei BOT risultano in calo, analogamente a quelli degli altri titoli (per i quali si è tuttavia registrato un temporaneo incremento nel mese di settembre); il costo medio dei titoli in circolazione si è portato al 2,84%. Dal 2021 la vita media residua si è stabilizzata intorno a sette anni.Viene fatto notare che il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi ha continuato a contrarsi dalla scorsa primavera, per effetto della flessione dei rendimenti dei titoli di Stato decennali italiani e dell'aumento di quelli dei corrispondenti titoli tedeschi; lo spread è tornato così sui livelli osservati prima della crisi del debito sovrano. Anche sul mercato dei credit default swap (CDS) il premio per assicurarsi contro il rischio di insolvenza dell'emittente sovrano italiano è sceso ulteriormente, collocandosi sui valori minimi degli ultimi 16 anni.Le condizioni di liquidità sul mercato secondario dei titoli pubblici italiani sono rimaste distese, con volumi di negoziazione che hanno registrato nuovi massimi a giugno e si sono mantenuti elevati anche nei mesi estivi, nonostante il consueto calo stagionale. Il differenziale denaro-lettera dei BTP ha continuato a collocarsi su livelli contenuti e le quantità quotate dai market makers sono progressivamente aumentate.La volatilità infragiornaliera dei corsi obbligazionari governativi si è confermata moderata, riflettendo anche minori deterioramenti temporanei della liquidità del comparto rispetto a quelli verificatisi nel 2024 e nei primi mesi del 2025 in occasione della pubblicazione di dati macroeconomici rilevanti. Gli ordini di ammontare cospicuo hanno continuato a essere assorbiti senza produrre un impatto significativo sui prezzi.
Fonte: Teleborsa