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1 ore fa
Settore finanziario europeo, Barclays: puntare su banche e Div Fins, la "strategia migliore" per il 2026
(Teleborsa) - In un recentissimo report, Barclays analizza le prospettive per il 2026 nel settore finanziario, combinando il quadro top-down delineato dagli economisti e dagli strateghi azionari di Barclays con le opinioni bottom-up degli analisti di settore. Il broker giunge alla conclusione che "giocare all'attacco, privilegiando banche e società Div Fins (società finanziarie diversificate) rispetto alle assicurazioni, sia la strategia migliore per entrare nel 2026".Secondo un approccio top-down, gli economisti di Barclays prevedono "una crescita stabile del PIL reale dell'Area Euro (1,2% nel quarto trimestre del 2026 e 1,0% nel quarto trimestre del 2027), dopo aver raggiunto un picco leggermente superiore al trend dell'1,5% nel secondo semestre del 2026, grazie alla maggiore domanda interna". Inoltre si aspettano che "la BCE mantenga i tassi invariati (senza ulteriori tagli) fino alla fine del 2027 e consenta ai portafogli APP/PEPP di defluire". Nel settore finanziario, a loro avviso, "la combinazione di una crescita accelerata del PIL, un'inflazione contenuta e un tasso di interesse stabile della BCE al 2% favorisce le banche, in quanto supporta la traiettoria dei ricavi senza aumentare i rischi per la qualità degli asset".Secondo un approccio bottom-up, in base alle stime di Barclays, "banche e Div Fins offrono una crescita dell'utile per azione (EPS) più elevata nel 2026, rispettivamente del 12% e dell'11% (sebbene più dipendente da fattori esogeni come tassi, PIL e livelli di mercato, che rappresentano rischi chiave da monitorare), rispetto alle assicurazioni, che si attestano al 7%". Inoltre, gli analisti ritengono che le banche siano sottovalutate, "date le solide prospettive per le distribuzioni (rendimento totale al 7-8%)"; mentre le Div Fins hanno "subito un de-rating relativo nel 2025, il che a nostro avviso è ingiustificato in un contesto di mercato, macro e normativo favorevole". Di conseguenza, essi intravedono "margini di rivalutazione per entrambi i settori, a fronte di un limitato rialzo dei multipli di valutazione per le assicurazioni, in un momento in cui le possibilità di sorprese sugli EPS stanno diventando limitate".Gli analisti hanno una visione positiva su banche e società finanziarie diversificate, "grazie a migliori assetti top-down e bottom-up all'inizio del 2026, uniti a un ulteriore margine di rivalutazione". Il team di Barclays Strategy ha mantenuto la categoria "OW Banks" e ha recentemente elevato la categoria "Div Fins" a "OW". La crescita superiore degli EPS (sia organica che tramite M&A), osservano, "è stata un tema chiave per la selezione dei titoli nei tre settori". Inoltre, "l'autofinanziamento e la gestione del capitale rimangono fattori chiave sia nel settore bancario che in quello assicurativo, mentre la categoria "Div Fins" è prevalentemente trainata dalla crescita dei ricavi". I principali "OverWeight" nel settore finanziario, per Barclays, includono: Soc Gen (TP 65 euro), Lloyds (TP 100 sterline), ICG (TP 2910 sterline) e AXA (TP 47,5 euro).Tra i temi chiave da monitorare, Barclays ritiene che le M&A rimarranno centrali per tutti i settori finanziari (potenzialmente anche intersettoriali), "considerando l'attenzione alla crescita e all'espansione e all'ottimizzazione di alcune attività". Nel frattempo, l'ascesa degli NBFI (intermediari finanziari non bancari) e del credito privato "confonde sempre di più i confini tra i tre settori, modificando e potenzialmente intensificando le dinamiche competitive in alcune aree, oltre a creare ansia per la qualità degli asset e per i bilanci nel mercato". Infine, "la regolamentazione potrebbe avere implicazioni sia negative (divario tra banche europee e quelle statunitensi potrebbe aumentare) sia positive (gradita semplificazione delle pratiche di vigilanza europee che si tradurrebbe in minori oneri), mentre l'instabilità politica potrebbe portare a nuove tasse bancarie".
Fonte: Teleborsa